ilsole24ore.com, 20 giugno 2025
xAI di Elon Musk sotto accusa per inquinamento a Memphis
Il suo enorme data center a Memphis violerebbe Clean Air Act, la legge federale che regola l’inquinamento negli Usa
Si chiama Colossus ed è “il computer più grande del mondo”. Lo ha installato a Memphis, Tennessee, Elon Musk per xAI, l’azienda di proprietà del magnate che si occupa dello sviluppo di intelligenza artificiale.
La società ha ricevuto una notifica formale di intenzione a procedere con un’azione legale per presunta violazione delle normative sull’inquinamento atmosferico. Il data center sorge in un’area già gravemente compromessa, abitata in prevalenza da una comunità afroamericana da anni esposta agli effetti dannosi dell’intensa industrializzazione.
La notifica dà a xAI 60 giorni di tempo per adeguarsi o rispondere prima che venga formalizzata una causa in tribunale.
Nella pagina (https://x.ai/colossus) di presentazione del data center si legge che il super computer «era il sistema di addestramento per intelligenza artificiale più potente mai realizzato. Poi lo abbiamo raddoppiato in 92 giorni, arrivando a 200.000 GPU. Questo è solo l’inizio».
Si trova nel sud della città, in corrispondenza di un vecchio stabilimento Electrolux.
Il super computer altamente energivoro e inquinante
Le associazioni che martedì hanno dichiarato l’intento di citare in giudizio xAI sono la Southern Environmental Law Center (SELC), un’organizzazione no profit di tutela legale contro i danni ambientali, e la National Association for the Advancement of Colored People (NAACP), la più antica e influente organizzazione per i diritti civili degli Stati Uniti, componente storica nella lotta alla segregazione razziale.
L’accusa è quella di aver aver violato il Clean Air Act, la legge federale che regola l’inquinamento atmosferico negli Usa.
«La decisione di xAI di installare e gestire dozzine di turbine a gas inquinanti senza alcun permesso o supervisione pubblica è una chiara violazione del Clean Air Act», ha dichiarato Patrick Anderson, avvocato della SELC. «Nel corso dell’ultimo anno, queste turbine hanno espulso inquinamento che minaccia la salute delle famiglie di Memphis. Questo avviso apre la strada a una causa che può ritenere xAI responsabile del suo rifiuto illegale di ottenere i permessi per le sue turbine a gas».
Tutto è iniziato un anno fa, nel giugno del 2024. «Per soddisfare l’enorme domanda di energia dell’impianto, l’azienda ha iniziato a installare dozzine di turbine a gas metano inquinanti senza alcun permesso», si legge nel comunicato della SELC.
L’associazione dichiara di essere in possesso delle immagini aeree che rivelano 35 generatori attivi a marzo. Ci sarebbero anche delle foto risalenti ad aprile da cui è possibile individuare i generatori in funzione. «Nuove immagini satellitari mostrano che, mentre l’azienda ha rimosso alcune turbine di dimensioni più piccole, ha recentemente installato tre turbine più grandi», dichiara l’associazione.
Secondo la SELC, i generatori sono fortemente inquinanti perché rilasciano sostanze chimiche dannose, come la formaldeide. Queste sostanze sarebbero la causa di malattie respiratorie, asma, tumori e problemi cardiaci. Il tutto ai danni di una comunità, in prevalenza composta da afroamericani, già piagata dai danni ambientali delle numerose industrie presenti nell’area «tra cui una raffineria di petrolio, un’acciaieria e un impianto di gas».
Rischio di malattie nell’area
Secondo gli attivisti, numerosi studi dimostrano che gli abitanti in prossimità del data center hanno un rischio di cancro quattro volte superiore alla media nazionale.
«Gli ultimi quattro anni di dati di monitoraggio dell’aria mostrano che l’area metropolitana di Memphis sta violando gli standard nazionali sullo smog e che il problema sta peggiorando, non migliorando».
La società di Musk ha risposto alle accuse, dichiarando che «le unità di generazione temporanea di energia stanno operando in conformità con tutte le leggi applicabili».
xAI ha fatto sapere che i generatori saranno dotati di tecnologia per ridurre le emissioni e che l’azienda sta anche spendendo 35 milioni di dollari per costruire una sottostazione elettrica e 80 milioni di dollari per costruire un impianto di riciclaggio dell’acqua per sostenere Memphis.