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 2025  giugno 19 Giovedì calendario

Come funziona l’Iran

(…) Allo stesso modo, peraltro, in cui Netanyahu proclama l’obiettivo di uccidere Khamenei, però ignora il presidente Masoud Pezeshkian, che si limita a ripetere «l’Iran non vuole armi nucleari».
Pezeshkian è appunto un rappresentante dell’ala “moderata” ovvero dei conservatori pragmatici, che si oppone, o meglio che viene sfruttata, dagli avversari: i conservatori tradizionalisti (ovvero “principalisti”) come l’entourage dell’ayatollah Khamenei oppure come Saeed Jalili. Infine, complementari a questi ultimi, troviamo i laici radicali, come l’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad e oggi figure come il politologo Foad Izadi, con laurea americana e pensiero anti-occidentale.
Il punto è che il sistema iraniano è composto da due livelli. C’è un livello inferiore con la camera bassa Majilis (=Assemblea) e il presidente che sono eletti a suffragio universale, e il governo nominato dal presidente. Ma c’è poi una camera alta che si chiama Assemblea degli Esperti e che è pure eletta ma composta solo da religiosi, che elegge una Guida Suprema a vita che poi però può porre il veto alla loro elezione e nomina anche un Consiglio per il Discernimento dell’Interesse del Sistema e un Consiglio dei Guardiani della Costituzione pure tutti composti da religiosi. Non solo questi organismi religiosi sorvegliano gli organismi laici, ma mentre un laico non può farvi parte, in compenso un religioso può essere eletto a questi stessi organismi laici. E dal 1981 quasi tutti i presidenti sono stati appunto religiosi, a partire da Khamenei che nel 1989 alla morte di Khomeini passò da Presidente a Guida Suprema. Unici laici Mahmud Ahmadinejad, che fece però l’integralista appunto per sfidare i religiosi, ma fu alla fine da loro esautorato; e l’attuale, che è un cardiochirurgo, ed è considerato un riformista. Una differenza tra l’Iran e altri Paesi a democrazia fittizia come Russia o Venezuela è che qui c’è una effettiva competizione per le cariche elettive, e come è successo l’anno scorso può vincere il candidato in teoria meno conforme. Ma in pratica le candidature veramente dirompenti sono cassate, e comunque i laici contano pochissimo. Questo sistema è ripetuto anche in campo militare, appunto con la sovrapposizione tra Forze Armate e Guardia della Rivoluzione Pasdaran.
Questa articolazione potrebbe in effetti diventare subito una democrazia piena, se solo venisse abolito il livello superiore clericale. E in teoria potrebbe anche costituire una leva per avviare un rivolgimento dall’interno, un po’ come quando il Gran Consiglio destituì Mussolini. Ma, appunto, il Gran Consiglio era un organo del fascismo stesso che agì prima del re, e le notizie sui Pasdaran indicano che su di loro si impernierebbe comunque la possibile alternativa: per tentare la pace o per intensificare la guerra.