repubblica.it, 18 giugno 2025
Fratelli d’Italia in rosso: perdite per 700 mila euro nel 2024
Il 2023 in via della Scrofa si era chiuso con un utile di 5 milioni di euro, il 2024 – sorpresa – con un rosso di 700 mila euro. Attribuibile, a leggere la relazione di gestione del segretario amministrativo di Fratelli d’Italia, Roberto Carlo Mele, alle spese sostenute per le diverse campagne elettorali. Per le Europee, ad esempio, la fiamma ha tirato fuori quasi 3 milioni di euro. Ma non c’è solo questo a spiegare il tutto.
Ci sono altri dati non positivi, tra le righe del bilancio: le quote dalle iscrizioni sono diminuite, da 2,9 milioni a 2,6, verosimilmente segno di una flessione dei tesserati (o di una loro minore generosità, per così dire); e anche gli eletti – che pure sono aumentati – versano meno soldi al partito, da 3,5 milioni la contribuzione è scesa a 2,6. In media, Giorgia Meloni compresa, versano 1000 euro al mese nella cassa comune.
Dopodiché la salute finanziaria del partito resta ottima: in banca ci sono 6,2 milioni (un po’ meno rispetto agli 8,4 di dodici mesi prima). I soldi che arrivano dal 2 per mille sono aumentati, da 4,8 milioni a 5,7, una crescita costante: nel 2019 il finanziamento dei contribuenti era di 1,2 milioni.
Cosa ci fa con questi soldi FdI? Una parte la devolve alle diramazioni regionali del partito, con in testa la Lombardia dei fratelli La Russa (326 mila euro). Ci sono gli stipendi dei dipendenti – 10 full time, cresciuti rispetto ai 7 del 2022 – e l’affitto della sede. E poi va notato che la contribuzione alla giovanile è drasticamente diminuita: da 342 mila euro nel 2023 a “solo” 200 mila nel ’24. Lo scandalo legato all’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale – i cori nazisti, le simbologie fasciste e le frasi antisemite di svariati militanti, oltre alla poco chiara gestione del servizio civile – può aver pesato sulla restrizione dei cordoni della borsa.
Lo scorso 6 giugno la direzione del partito ha approvato all’unanimità il bilancio: è bastata mezz’ora su Zoom di relazione di Mele e, “in assenza di osservazioni”, è arrivato il via libera.