ilmessaggero.it, 18 giugno 2025
Martina Colombari: «Nella mia testa non c’è possibilità di cambiare uomo. Achille? Ora sta meglio»
a dedica per i 21 anni di matrimonio insieme è di quelle che colpiscono. Che lasciano il segno. Si, esattamente. Perché «se vi aspettate che il rapporto sia una continua luna di miele fatta di perfezione, resterete delusi. Tu hai la tua vita, lui ha la sua vita e costruite ponti tra l’uno e l’altrò. Non progredite separatamente;
progredite insieme, tenendovi per mano, senza tuttavia fondervi». Parole stampate su Instagram da Martina Colombari, la Miss Italia più Miss di tutte, per il suo Alessandro Costacurta.
Un marito che Martina ama come il primo giorno come racconta al settimanale F: «Ne parlavo l’altro giorno con Achille e gli dicevo: se in questo momento mi dovessi separare dal papà, non so se troverei in giro qualcuno di cui potermi innamorare. Insomma, non c’è nella mia testa la possibilità di cambiare uomo».
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Martina dice grazie alla vita. A quella che ha deciso di vivere senza guardarsi troppo indietro. «Poi passano gli anni – racconta a F – rivedi le foto e dici, caspita, ma questi momenti non tornano più, che sia una foto della quinta liceo, che sia il momento del parto di tuo figlio, o di quando ti sei sposata». Un senso di consapevolezza che Martina ha raggiuunto a 40 anni, «quando ho fatto lo switch da ragazza a donna, trasformando determinati valori, esigenze, necessità, priorità». E il teatro, recitare in Fiori d’Acciaio l’ha sicuramente aiutata. «Una volta che lo spettatore entra, si dimentica di chi sta interpretando quel ruolo perché segue il personaggio, quindi puoi essere alta, bassa, bella, brutta, famosa, sposata con un calciatore, non importa. A teatro, mi sento molto più accettata, accolta. Il prossimo spettacolo che porterò in scena si intitola Più vera del vero di Gianluca Guidi. Interpreto un androide, è ambientato nel 2035».
Pregiudizi soprattutto riguardanti «la bellezza, poi il fatto che pensassero che fossi famosa, conosciuta, appartenente a un mondo benestante e dunque non avessi bisogno di lavorare».
Achille, suo figlio, ha avuto difficoltà nel periodo adolescenziale. «Ma adesso sta meglio. Ha avuto, come ha detto lei, difficoltà che abbiamo cercato di risolvere, dando un nome a quello che lui sentiva, attraverso un percorso con dei professionisti. Sia che siano dipendenze da gioco, da stupefacenti, da alcol, da cibo, abbiamo visto quali sono i numeri del disagio dei nostri ragazzi che ancora non vengono accettati e gestiti».
Oggi Achille sta cercando la sua strada. Ha vissuto sei mesi a Palermo, si trova molto bene, per l’umanità e l’ascolto degli altri». Prima hanno fatto Pechino Express insieme: «Mi ha dato coraggio, io sono una che spesso dice: “Non ce la faccio”. Adesso nelle questioni pratiche sono diventata una scheggia. Ho capito che l’essere umano ha una capacità di adattarsi meravigliosa, ci aiuterebbe fidarci più di noi stessi e metterci alla prova, perché è vero che sbagli uno, sbagli due, ma la terza volta poi fai la cosa giusta».
Ultima battuta su Miss Italia. Oggi ha ancora senso un concorso così? «Forse no, oggi ci sono mille possibilità per costruirsi una carriera nello spettacolo, ma sarò sempre grata a Miss Italia. Nella mia vita rifarei tutto quello che ho fatto e quindi anche Miss Italia».