il Fatto Quotidiano, 16 giugno 2025
Turismo. Altro che effetto Giubileo: i numeri sono in calo, quest’anno mancano gli americani
Che non ci sarebbe stato il raddoppio dei turisti ventilato alla vigilia del Giubileo – e quasi dato per scontato da amministratori locali e ministero – si era capito fin da subito. Ora, ma man mano che passano i mesi, i dati sul turismo (pernottante, l’unico conteggiato nelle statistiche) indicano che il 2025 potrebbe chiudersi con numeri peggiori del 2024: il che, dopo 4 miliardi spesi per l’evento giubilare, sarebbe un problema, anche per l’atteso effetto sul Pil.
Le stime delle varie agenzie e associazioni di settore continuano a essere ottimiste, ma i dati reali dicono altro. Federalberghi ha contato, tra i soci, un -1,8% di pernottamenti nel primo trimestre del 2025 rispetto all’anno passato, i dati Istat parlano di un -0,38%, che vuol dire circa 240 mila notti in meno. I dati preliminari di aprile e maggio, nonostante le festività pasquali, la morte di un Papa e un conclave con conseguente nuovo Papa, non mostrano un rimbalzo, anzi. Poche regioni hanno già diffuso i dati di aprile, ma una in particolare, il Veneto – la regione con più turisti in Italia, storicamente – segna un -2,5% rispetto al primo quadrimestre del 2024: calo trainato dalla frenata di Venezia, che da sola vale un quarto dei pernottamenti regionali, e segna nei primi quattro mesi un -6,7% rispetto al 2024. A Roma il calo (dati Federalberghi) si stima intorno al 2%, anche a maggio. Sono numeri da contestualizzare, dato che il 2024 aveva segnato un nuovo record (italiano e globale) per un turismo che ormai si spalma su tutti i 12 mesi. Ma che non possono non preoccupare, dopo un 2024 in cui la Francia, con le Olimpiadi di Parigi, ha perso milioni di pernottanti rispetto all’anno precedente: nel 2026 le Olimpiadi sono da noi.
L’altro punto sollevato dalle categorie economiche sono gli statunitensi, che dal 2022, complice il cambio favorevole, avevano affollato le città d’arte, permettendo di più che compensare il calo degli italiani, che di soldi per le vacanze ne hanno sempre meno: da fine 2024 vengono molto meno e per ora non sembrano tornare, nonostante il Papa americano. Chi vive di mercati diversi, come l’Appennino emiliano o alcune spiagge, nei primi mesi (low cost) dell’anno è cresciuto. Un dubbio, però, rimane: non è che il Giubileo – col suo caro prezzi preliminare e generalizzato – ha allontanato il grande turismo internazionale?