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 2025  giugno 16 Lunedì calendario

Sudan-Libia. Haftar, gli emiri e il tagliagole: affari di sangue

Quel confine fra le dune tra Sudan e Libia vale una fortuna. Di qui passa il contrabbando di ogni merce, l’oro trafugato dalle miniere nel Darfur, gli immigrati clandestini in fuga dalle guerre e carestie d’Africa, mercenari, armi, benzina, frigoriferi. Per questo il raìs della Cirenaica – il generale Khalifa Haftar con la sua milizia – è sceso a fianco delle Forze paramilitari di Supporto Rapido – la milizia di Mohammed Dagalo detto Hemedti sostenuta dal generale – che un tempo controllavano quella linea nella sabbia. I suoi sporchi affari sono minacciati.
Le accuse dell’Esercito regolare (SAF ) sono apparse chiare e circostanziate contro Haftar e i suoi: si è trattato di un attacco coordinato su ampia scala per prendere il controllo della regione di confine.
Dietro questa alleanza fra taglia-gole c’è un ricco emirato del Golfo. Il ministero degli Esteri sudanese ha accusato gli Emirati Arabi Uniti, che sostengono Haftar e RSF di Dagalo, di aver appoggiato l’attacco congiunto, definendolo una “pericolosa escalation” e una “palese violazione del diritto internazionale”. Abu Dhabi nega di aver sostenuto il gruppo paramilitare, ma i fatti smentiscono gli EAU, ci sono prove di voli di rifornimenti militari che atterrano nella Libia controllata da Haftar e poi passano la frontiera sudanese. La RSF – una milizia che si è macchiata delle peggiori atrocità – è in guerra con i suoi ex alleati, le SAF, dall’aprile 2023.
Nelle ultime settimane, gli scontri si sono intensificati nelle roccaforti principali delle RSF, soprattutto nel Darfur e nel Kordofan.
Entrambe le parti hanno schierato droni, aerei, unità di intelligence e forze speciali in operazioni sempre più aggressive, in particolare a Nyala, capitale del Darfur meridionale e centro strategico delle RSF, e a Port Sudan, attuale sede dell’amministrazione allineata alle SAF.
Naufragata ogni trattativa, la guerra civile proseguirà fino alla sconfitta militare di uno dei due schieramenti. Questo conflitto ha​ già provocato lo sfollamento di milioni di persone – 25 milioni di loro soffrono di una grave insicurezza alimentare, secondo il PAM – e ne ha uccise decine di migliaia.