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 2025  giugno 16 Lunedì calendario

Claudia Gerini: «Volevo un terzo figlio, ero single e l’avrei anche adottato. Poi è arrivato Riccardo Sangiuliano e ora sono felice»

Al settimanale F, Claudia Gerini si racconta con fierezza. Racconta tutto, la donna che è diventata grazie al lavoro e all’amore. «Ho due matrimoni importanti alle spalle, due figlie stupende, e ho capito che quando diventi grande vivi le relazioni perché ti va. Non ci sono case, mutui, bambini a tenerti insieme. Da due anni sto felicemente con Riccardo Sangiuliano, non conviviamo perché ho con me mia figlia Linda che ha 15 anni e non penso sia necessario. Mi sono innamorata e sono felice, perché se sei innamorata, sei viva». Per Claudia insomma è un momento «appassionato».
Ma stare al fianco di una donna come lei è facile? Claudia sorride poi risponde: «No, non credo. Sono una persona profondamente indipendente e autonoma, sono legatissima alla mia famiglia e alla mia carriera. Diciamo la verità: non è facile stare con nessuno perché tutti abbiamo i nostri problemi. Ma condividere è bello: a me piace tantissimo stare in coppia. Io non ci vedo nessuna rinuncia. Quando invece le rinunce te le chiedono, quando ti chiedono di snaturare chi sei, via. Next».
Il terzo figlio e il nuovo amore
Poi aggiunge: «Le mie separazioni sono avvenute per motivi molto diversi, ma nella mia vita è tornato spesso il leitmotiv «non dai abbastanza attenzioni...».
A un certo punto della sua vita, precisamente tre anni fa, quando la sua prima figlia Rosa è andata al college, Claudia Gerini ha pensato di tornare a essere madre, di volere un altro figlio. Si esattamente. «Io ero single e ho vissuto la sua partenza come un terremoto. Ho pensato che avrei voluto fare quel terzo figlio a cui avevo pensato tutta la vita, ma non avevo mai fatto». Ed a F confessa che l’avrebbe fatto anche da sola: «Sì, mi ero informata sulle cure ormonali necessarie, e anche sul percorso dell’adozione. Per qualche mese sono stata un po’ ossessionata da questo pensiero. Le mie figlie mi dicevano: mamma, sei impazzita?».
«Quando cresci un bambino – racconta ancora – sei dentro una storia d’amore pazzesca che a un certo punto finisce, e non perché non sei più mamma ma perché diventa qualcosa di completamente diverso. Piano piano smetti di nutrire, baciare, far divertire, far addormentare. A un certo punto ti lasciano. È come avere un amore incredibile che un giorno ti dice: bene, arrivederci e grazie. Prende la macchina e se ne va. È normale, è giusto, ma un crac nel cuore te lo fa, soprattutto se sei sola». Poi è arrivato un uomo e tutto è passato...