corriere.it, 13 giugno 2025
Emily da tre anni vive in diretta streaming su Twitch, 24 ore su 24: «Niente sesso né vacanze, non posso interrompere»
La distopia descritta in The Circle non è più così lontana. Nel futuro prospettato dal libro di Dave Eggers, che è poi diventato un film nel 2017, filmare la propria vita h24 e trasmetterla in diretta è un imperativo morale: chi non lo fa ha qualcosa da nascondere, o è un egoista perché non condivide con gli altri quello che fa. Qui la morale non c’entra, ma la pratica è la stessa (dopotutto, lo stesso regista di The Circle, James Ponsoldt, ha affermato che «certi libri non sono più fantascienza, ma quasi un manuale di sopravvivenza per l’inquietante mondo moderno»). Ecco gli streamer 24/7 di Twitch: giovani che trasmettono in diretta ogni cosa che fanno, 24 ore su 24. Tutta la loro vita è live e, a differenza che in The Circle, la diretta non cessa neanche per andare a dormire.
Il record di Emily: tre anni in diretta
A detenere il record di streaming continuo più lungo su Twitch, con oltre 1300 giorni consecutivi di diretta è Emily – Emilycc su Twitch – che ha iniziato a filmarsi in modalità «h24» nel novembre del 2021. Da oltre tre anni Emily si sveglia la mattina, si trucca, mangia, porta a spasso il cane, dorme, gioca ai videogiochi, il tutto sempre in diretta. Telecamere proibite solo in bagno. Il compenso c’è: che le live rendano bene lo hanno appurato anche le piattaforme di shopping. Emily infatti guadagna 5,99 dollari al mese da ciascuno dei abbonati (sono migliaia), cui si aggiungono le donazioni.
Secondo l’analisi di Streams Charts, ogni mese Emily incassa intorno ai cinquemila dollari. Anche il prezzo che paga però è molto alto: la ragazza, che ha 28 anni, è originaria di New York e vive in Texas, ha dichiarato al Washington Post che questo stile di vita le ha impedito di realizzare i suoi sogni.
Il suo obiettivo è comprare una casa e sposarsi entro i trent’anni, ma la presenza online costante le impedisce di uscire per appuntamenti. «Per tre anni non ha preso giorni di malattia, non ha fatto vacanze, ha rifiutato ogni invito a un matrimonio, non ha avuto rapporti sessuali» riporta il Washington Post. Sul canale Twitch della ragazza si legge: «Dormo in streaming e a volte faccio anche la doccia in streaming (vestita) e se manca la corrente vado in diretta sul mio telefono».
Ma perché continuare? La preoccupazione di Emily è che interrompere la diretta possa essere «un suicidio per la sua carriera»: «Mi costringe a fare cose che non voglio fare perché voglio che questa trasmissione streaming funzioni – ammette —. Voglio che funzioni così tanto che non mi interessa più altro». Tuttavia, lei stessa riconosce che lo streaming ininterrotto la fa sentire sola e ha incrinato il rapporto con i suoi genitori, che non capiscono perché trasmetta ogni secondo della sua vita. Nelle dirette non lascia spazio però a tristezza e sentimenti negativi, per paura di far star male gli spettatori: «Se fossi sempre in diretta, non dovrei pensare a nulla – afferma—. Voglio solo dare il meglio».
Il conteggio sul canale di Emilycc indica che mancano poco meno di 50 giorni alla conclusione della maratona di streaming che Emily si è prefissa, la ragazza non ha però lasciato intendere cosa farà una volta esaurito il tempo.
Gli altri casi di «subathon», maratone di streaming
Oltre al senso di solitudine e alla mancanza di privacy, lo streaming a tempo pieno porta con sé anche altri rischi. La diretta implica che ogni persona che sta guardando il canale veda in tempo reale dove si trova chi trasmette, e quindi possa, se uno streamer esce di casa, individuarne la posizione. Non mancano i casi di minacce di morte avvenute in diretta, come successo a marzo a Cinna, Valkyrae ed Emiru mentre partecipavano a una maratona streaming di una settimana a Los Angeles. In questo caso, le ragazze erano state prima importunate da un uomo, che voleva il numero di telefono della creator Emiru, e più tardi inseguite dallo stesso, con tanto di minacce come «Vi ammazzo subito».
La maratona di streaming è chiamata «subathon» e ha reso famosi alcuni streamer come Ludwig Ahgren (che ha anche una pagina Wikipedia dedicata alla sua lunga maratona), che nel 2021 è rimasto online per 31 giorni. In una subathon lo streamer si impegna a rimanere in diretta per un certo periodo di tempo, a volte mesi, e gli spettatori possono con le donazioni aggiungere altro tempo a un timer decrescente, che indica quanto manca alla fine della diretta.
Per esempio il creator di Twitch Kai Cenat aveva battuto il record del maggior numero di iscritti sulla piattaforma di proprietà di Amazon proprio durante una diretta streaming, che è durata per tutto il mese di novembre 2024.