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 2025  giugno 12 Giovedì calendario

Anche i T. Rex sono stati piccoli: la scoperta che cambia la storia dei dinosauri

Anche i T.rex sono stati “piccoli” e meno spaventosi, prima si assurgere al ruolo di predatori più temuti nella storia della Terra: vissuti tra i 72 e i 66 milioni di anni fa, superavano anche i 13 metri di lunghezza e le 8 tonnellate di peso. Molto tempo prima però, gli antenati del Tyrannosaurus avevano dimensioni e peso (750 chili) di un moderno cavallo da tiro. La scoperta, che ridisegna l’albero genealogico del dinosauro più iconico, è stata fatta studiando due scheletri fossili rinvenuti in Mongolia negli anni Settanta e oggi ribattezzati Khankhuuluu mongoliensis, “Drago principe della Mongolia”.
I resti, risalenti a 86 milioni di anni fa, erano stati inizialmente classificati come Alectrosaurus, dinosauri carnivori, lunghi non più di 5 metri e pesanti intorno ai 500 chili. Ora però con uno studio appena pubblicato su Nature, due ricercatori dell’Università di Calgary, in Canada, che hanno ripreso in esame i fossili mongoli, suggeriscono che i “principi” siano progenitori diretti dei rex. “I primi tirannosauroidi erano minuscoli”, spiega Jared Voris, coautore dell’articolo. “Erano predatori davvero piccoli e veloci, che vivevano all’ombra di altri dinosauri predatori al vertice della catena alimentare”.
Khankhuuluu invece rappresenterebbe un passaggio evolutivo: dai piccoli cacciatori che scorrazzavano durante il periodo Giurassico ai formidabili giganti, tra cui il T-rex appunto. “I due fossili in questione”, ha dichiarato la paleontologa dell’Università di Calgari Darla Zelenitsky, “sono l’anello mancante, rappresentano la transizione tra i precedenti antenati e i possenti tirannosauri”.
Agli occhi dei due esperti, pur se di dimensioni ridotte, i due Khankhuuluu mongoliensis mostrano caratteristiche fisiche che poi esploderanno nei T.rex, conferendo loro la fama di implacabili predatori. Per esempio l’anatomia del cranio, con l’osso nasale decisivo per conferire una mascella possente e un morso capace di stritolare anche le ossa delle prede.
Una evoluzione che avrebbe richiesto milioni di anni e l’adattamento ad ambienti anche molto diversi. Una spinta favorita, secondo i due studiosi, anche dal frequente andirivieni tra in continente asiatico e quello americano, attraverso il “ponte” che allora univa le attuali Siberia e Alaska.
D’altra parte, un mese fa un altro studio, condotto stavolta dai paleontologi dalla University College London, aveva confermato che Il Tyrannosaurus rex si è evoluto in Nord America, ma il suo antenato diretto proveniva dall’Asia, attraversando un ponte di terra che collegava i continenti più di 70 milioni di anni fa. L’articolo, pubblicato su Royal Society Open Science, aveva anche scoperto che la rapida crescita delle dimensioni dei tirannosauridi (il gruppo che includeva il T.rex) e di un gruppo strettamente correlato, chiamato megaraptor, coincise con un raffreddamento del clima globale in seguito a un picco di temperature 92 milioni di anni fa.
Il che suggerisce che il T.rex e i suoi cugini potrebbero essere stati più adatti a climi freddi, rispetto ad altri gruppi di dinosauri dell’epoca, forse perché dotati di piume di una fisiologia più a sangue caldo.