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 2025  giugno 12 Giovedì calendario

Bagagli in aereo, nel 2024 in Europa ne sono stati persi (o rubati) 28 al minuto

Nell’anno in cui il trasporto aereo ha registrato il record di sempre di passeggeri imbarcati, per la prima volta – al netto del Covid – è calato il numero di bagagli destinati alla stiva persi, danneggiati o rubati. Anche se l’Europa si conferma una delle macro-aree più critiche con 28 valige al minuto che finisco per avere un problema. A certificarlo sono i dati forniti dal nuovo rapporto di Sita, una delle società di riferimento nella fornitura della tecnologia per il settore.
Il bilancio
Nel 2024 gli aerei hanno imbarcato complessivamente 5,3 miliardi di passeggeri a livello globale, sottolinea Sita. Il balzo dei viaggiatori è stato accompagnato all’aumento delle valige da gestire dal momento del deposito al bancone del check-in fino alla riconsegna al nastro dell’aeroporto di destinazione finale. Di questi 33,4 milioni sono stati registrati come «disguidati», cioè persi, inviati per errore altrove, danneggiati o rubati.
Il rapporto mostra che il tasso di bagagli disguidati ha continuato a diminuire, passando dai 6,9 ogni mille passeggeri del 2023 a 6,3 del 2024, «con un miglioramento del 67% rispetto al 2007», calcola Sita. Ma l’Europa si colloca al di sopra della media mondiale, con un tasso quasi doppio: l’anno passato nel Vecchio Continente ogni mille passeggeri 12,3 trolley da stiva hanno avuto un problema, pari a poco meno di 15 milioni di pezzi, secondo le stime del Corriere.
Una valigia su 3 non sempre torna
Secondo Sita dei 33,4 milioni di bagagli disguidati, oltre due terzi (22 milioni) «è stato ritrovato entro 48 ore, a dimostrazione della capacità dell’industria di ricongiungere rapidamente i passeggeri ai loro bagagli». Ma, facendo un semplice calcolo, significa anche che un terzo degli effetti personali (oltre 11 milioni) o vengono persi per sempre o ritrovano il proprietario dopo più di due giorni dalla segnalazione del problema.

Il ruolo della tecnologia
«Nonostante i progressi, il disguido dei bagagli è costato all’industria circa 5 miliardi di dollari nel 2024», calcola la società. «Abbiamo assistito a un cambiamento radicale con l’automazione e l’uso diffuso del tracciamento in tempo reale – spiega in una nota David Lavorel, amministratore delegato di Sita —. I passeggeri oggi si aspettano che l’esperienza con il proprio bagaglio sia facile e trasparente quanto usare un’app di ride sharing o consegna. Non si tratta più solo di trasportare bagagli, ma di offrire un viaggio fluido e connesso».