corriere.it, 12 giugno 2025
Quanto consuma ChatGpt? Altman: «Quindici richieste impiegano l’acqua che sta in un cucchiaino»
Sam Altman nel suo blog ha condiviso un post con elucubrazioni sull’impatto dell’AI fino ad oggi e da qui al 2030, oltre alle sue previsioni (o speranze) sulla super intelligenza artificiale di cui molto si parla e per cui molte realtà tecnologiche stanno impegnando risorse ed energia. Diversi passaggi interessanti del suo monologo scritto, tra onestà e speranze, in un testo che arriva ironicamente quasi in contemporanea a quello che è stato un down globale («In un certo senso, ChatGpt è già più potente di qualsiasi essere umano mai esistito. Centinaia di milioni di persone si affidano a lui ogni giorno e per compiti sempre più importanti; una piccola nuova funzionalità può avere un impatto enormemente positivo; un piccolo disallineamento moltiplicato per centinaia di milioni di persone può avere un impatto enormemente negativo» scrive il ceo di OpenAI).
Il dato inedito, diffuso da Altman, che più ha colpito l’attenzine degli utenti riguarda però uno degli aspetti più controversi dell’AI generativa: «Spesso si è curiosi di sapere quanta energia consuma una query ChatGPT» scrive Altman. E spiega: «Una query media consuma circa 0,34 wattora, più o meno quanto consumerebbe un forno in poco più di un secondo, o una lampadina ad alta efficienza in un paio di minuti. Consuma anche circa 0,000085 galloni d’acqua, circa un quindicesimo di cucchiaino». Si parla di cucchiaini e di lampadine, sì, ma va ricordato che sono centinaia di milioni di cucchiaini e di lampadine.
Prendendo per buona una recente stima di 800 milioni di utilizzatori al giorno per ChatGpt e moltiplicandoli per quei 0.34 wattora e 0,000085 galloni d’acqua, si otterebbero in totale 272 milioni di wattora, equivalenti a 272.000 kWh (chilowattora) e 68.000 galloni d’acqua, pari a circa 257.408 litri.
Un termine di paragone con i 257.000 litri d’acqua di ChatGpt al giorno? Il prelievo idrico annuo italiano per uso potabile nel 2022 ha superato i 9,14 miliardi di metri cubi secondo Istat. Pari a 25 milioni di metri cubi al giorno ovvero 25 miliardi di litri.
Il dato di OpenAI, sempre prendendo per buone le dichiarazioni di Altman, è comunque solo parziale perché è calcolato su una singola query per tutti gli utenti. Ma non possiamo sapere quante query in media vengono sottoposte ogni giorno.
La ricerca
Secondo una ricerca pubblicata sull’archivio accademico arXiv, non sottoposta ancora a revisione paritaria, ha provato a quantificare l’impatto dei vari Llm (language large model).
Uno dei risultati più significativi è che modelli come ChatGpt-o3 e DeepSeek-R1 possono consumare oltre 33 Wh per un prompt lungo, ovvero più di 70 volte l’energia richiesta da GPT-4.1 nano, il modello più efficiente. La ricerca stima inoltre che 700 milioni di query giornaliere a GPT-4o, pur con un consumo medio di 0,43 Wh per prompt, porterebbero a un impatto annuale equivalente al fabbisogno energetico di 35.000 abitazioni statunitensi, all’evaporazione di 1,5 milioni di tonnellate d’acqua dolce e a emissioni di CO₂ tali da richiedere un’intera foresta grande quanto Chicago per essere assorbite. Chissà che la super intelligenza non trovi una soluzione a questo problema. Altman resta sicuro: «L’umanità è vicina a costruire una superintelligenza digitale».