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 2025  giugno 12 Giovedì calendario

Tutte sulle orme di Barbie: scendiamo dai tacchi e scegliamo la comodità

Addio tacchi, anche Barbie segue la rivoluzione della sensualità “comoda”.
Da sempre icona di stile e femminilità, la seducente bambola bionda ha accompagnato generazioni di bambine con la sua immagine glamour e sofisticata, sempre perfettamente in equilibrio su vertiginosi tacchi 12. Ma i tempi cambiano e anche Barbie si adegua all’evoluzione culturale. Ora, molte delle nuove bambole della Mattel hanno abbandonato la postura in punta di piedi preferendo scarpe più pratiche e confortevoli. 

L’EVOLUZIONE
Una scelta apparentemente estetica ma che in realtà rappresenta il segno di un cambiamento più profondo: quello delle donne che rivendicano il diritto di esprimere la propria femminilità in modo libero e senza dover rinunciare alla praticità. Le donne oggi vogliono andare oltre gli stereotipi che le relegavano a essere belle bambole sui tacchi a spillo e desiderano imporre la loro femminilità in modo autentico e naturale abbracciando uno stile che le fa sentire a proprio agio e sicure di sé anche in sneakers. 

A confermare questa trasformazione è uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Plos One. Un team di ricercatori ha analizzato oltre 2.700 modelli di Barbie, dal suo lancio nel 1959 fino ai giorni nostri e ha scoperto che l’iconica bambola ha ufficialmente “scelto” di scendere dai tacchi senza per questo perdere il suo proverbiale sex appeal. La ricerca rivela che la percentuale di bamboline in punta di piedi è diminuita drasticamente passando dal 100% nel primo decennio di produzione al 40% tra il 2020 e giugno 2024.
Oggi le donne sono protagoniste nel mondo del lavoro e hanno bisogno di scarpe che uniscano stile e comfort. Come sottolineano gli autori dello studio, «la forte correlazione tra la postura del piede e il periodo di produzione della Barbie, suggerisce che i cambiamenti nel ruolo delle donne nel mondo del lavoro, si riflettono nella postura del piede di Barbie». L’utilizzo quotidiano di décolleté e i cambiamenti che i tacchi apportano alla normale postura, con l’andar del tempo, possono incidere sulla salute delle donne. È stato dimostrato scientificamente che l’uso frequente di calzature con tacchi di altezza superiore ai 3 centimetri può causare lesioni o disturbi acuti e cronici ai piedi e alle caviglie, ma anche provocare effetti a distanza, coinvolgendo ginocchia, anche, bacino e colonna vertebrale. 
A confermarlo il professor Francesco Bove, chirurgo specialista in Ortopedia, Traumatologia e Medicina dello Sport che avverte: «Indossare scarpe comode è fondamentale per la salute del piede». «È indubbio che i tacchi alti donino alle donne, ma è pur vero che, indossate quotidianamente e per parecchie ore, determinano problemi dal punto di vista funzionale – spiega Bove – Innanzitutto il carico eccessivo sulla punta può dare dolore ma anche formazione di calli nella parte anteriore. Provocano inoltre instabilità e quindi possono comportare distorsioni del collo piede, lesioni tendinee e finanche fratture dei malleoli». 
In realtà neanche le ben più comode ballerine sono esenti da problematiche perché, chiarisce l’esperto, l’eccessivo carico sul tallone può determinare una tallonite e la tensione della fascia plantare può portare alla fascite. La scarpa ideale per un quotidiano benessere deve essere insomma comoda e con tacco basso. Ma per una serata speciale, una festa o un appuntamento galante via libera al tacco 12