Avvenire, 12 giugno 2025
L’affido piace e costa tre volte meno
L’accoglienza in strutture residenziali per minorenni stranieri non accompagnati costa fino a tre volte di più dell’affido familiare. È quanto emerge da un recente studio di Unicef da cui risulta che solo il 4% dei minorenni migranti e rifugiati che arrivano da soli in Italia (esclusi i rifugiati che provengono dall’Ucraina) viene accolto in famiglie affidatarie o contesti simili. Di conseguenza oltre 16.000 minori oggi sono attualmente ospitati in strutture di accoglienza.
Uno studio che ha messo sotto la lente il programma di affido basato sul modello Terreferme, sostenuto da Unicef e dal Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti (Cnca) dal 2017, ha rilevato che il costo medio giornaliero per minorenne in affido era di 37 euro nel primo anno e di 23 euro nel secondo, rispetto ai costi fino a 100 euro al giorno per l’accoglienza in strutture residenziali. Il progetto Terreferme nasce infatti con l’obiettivo di promuovere sul territorio nazionale le condizioni per favorire percorsi di seconda accoglienza in affidamento familiare di minorenni migranti soli, attualmente ospitati nelle strutture di prima e seconda accoglienza. Avviato nel 2017 come azione sperimentale su tre regioni “pilota” – Sicilia, Lombardia e Veneto – il progetto ha puntato inizialmente a stabilire una connessione solidale tra il sistema di accoglienza palermitano e la risorsa “famiglie/adulti affidatari” presente nelle reti di famiglie per l’accoglienza del Cnca attive in Lombardia e Veneto. Con il tempo è cresciuto il numero delle regioni coinvolte che, nel 2025, includono Sicilia, Veneto, Lombardia, Puglia, Piemonte, Lazio e Campania. Ad oggi sono state avviate oltre 100 esperienze di affido familiare.
Secondo un sondaggio condotto da Unicef, il 53% dei bambini e adolescenti migranti preferirebbe vivere in un contesto familiare, mentre solo il 19% sceglierebbe una struttura residenziale. Inoltre, il 42% non è a conoscenza del fatto che i minori non accompagnati e separati hanno diritto all’affido familiare. «L’affido familiare offre un’assistenza di alta qualità a costi significativamente inferiori rispetto all’accoglienza nei centri, rafforzando al contempo le reti comunitarie e mobilitando il capitale sociale – commenta Nicola Dell’Arciprete, coordinatore in Italia dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia centrale – Ampliare l’affido familiare rappresenta un’opportunità economica e sociale per costruire sistemi di protezione dell’infanzia e società più inclusive e resilienti».