Avvenire, 12 giugno 2025
L’Italia promossa dall’Onu per i suoi progetti di protezione internazionale
In Italia, alla fine del 2024, c’erano circa 150.000 beneficiari di protezione internazionale, 207.000 richiedenti asilo e oltre 163.000 cittadini ucraini che beneficiavano di protezione temporanea, mentre il numero di apolidi è stimato intorno ai 3.000. Per fare un raffronto, nel mondo gli apolidi sono 4,4 milioni e circa 1,4 milioni sono anche sfollati. Gli Stati Uniti del 2024, quindi prima dell’amministrazione Trump, con 729.100 nuove richieste di asilo sono il paese che riceve più domande di protezione al mondo. Al secondo posto l’Egitto con circa 434mila domande per effetto della guerra civile in Sudan che ha portato molti profughi a varcare la frontiera. Al terzo posto la Germania, primo paese europeo con 229.800 domande presentate da richiedenti provenienti dalla rotta balcanica come dal Mediterraneo centrale. Segue il Canada con 174.000 domande di asilo e al quinto posto la Spagna con 167.400 domande anche da persone provenienti dall’America Latina. Global trends elogia l’Italia per il sostegno ai progetti. Secondo il report l’Italia, uno dei principali donatori dell’Agenzia Onu per i Rifugiati, continua a sostenere l’Unhcr nelle emergenze umanitarie, nel fornire protezione e nel promuovere iniziative di sviluppo per proteggere e stabilizzare le popolazioni lungo le rotte migratorie in Africa e in altre regioni colpite da crisi. La collaborazione con l’Italia è molto forte anche per la tutela dei gruppi più vulnerabili, lo sviluppo di canali legali d’ingresso come i corridoi umanitari e universitari e per l’integrazione dei rifugiati.