corriere.it, 11 giugno 2025
Belve Crime, Fagnani è la nuova Leosini? Bossetti, l’ossessione del crime in tv e i processi infiniti
Mentre assistevo all’intervista di Francesca Fagnani (Fagnani is the new Leosini?) a Massimo Bossetti (Belve Crime, Rai2) nel corso della quale, fra molte incertezze, Bossetti ha raccontato la «sua» verità sull’omicidio di Yara Gambirasio per il quale è stato condannato all’ergastolo nel 2018 (non avendo letto le carte, non partecipo allo scontro fra colpevolisti e innocentisti); ebbene, mentre con un certo imbarazzo ascoltavo quel dialogo mi sono tornate in mente quelle che chiamo le due profezie di Garapon.
Antoine Garapon è un magistrato francese, segretario dell’Institut des hautes études sur la justice. All’attività di giudice affianca quella di saggista: in Italia sono stati tradotti i suoi volumi presso Raffaello Cortina e Vita e Pensiero.
La prima profezia riguarda la tv. Nel suo libro «I custodi dei diritti. Giustizia e democrazia» (Feltrinelli, 1997), Garapon sosteneva che saremmo andati incontro a un fenomeno nuovo, quello del «processo continuo». Grazie ai programmi televisivi, ormai esistono processi senza fine, che debordano dalle aule del tribunale e finiscono nelle spire dei media assumendone le modalità espressive. Avendo esaurito le parole per esecrare l’ossessione del crime in tv, faccio mie quelle di Garapon: «I media, strumento di indignazione di collera pubbliche, rischiano di accelerare l’invasione dell’emozione nella democrazia, di propagare un senso di paura e di vittimismo e di reintrodurre nel cuore dell’individualismo moderno il meccanismo del capo espiatorio». È quello che succede ogni giorno in tv, mattino, pomeriggio e sera.
La seconda profezia è stata enunciata in una relazione tenuta all’Università Cattolica il 20 novembre 2018, nel corso dell’incontro «La giustizia al tempo dell’algoritmo». Meglio essere giudicati da una giuria o da un algoritmo? Gli algoritmi sostituiranno giudici e avvocati? Il digitale, secondo Garapon, elimina quei meccanismi di «finzione sociale» che servono a stabilire fondamentali legami simbolici senza i quali non esisterebbe vita collettiva.
Fagnani for ever, processi continui in video e, al posto degli avvocati ospiti fissi, un semplice computer che sentenzia.