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 2025  giugno 10 Martedì calendario

Nato, corsa alla difesa aerea “Va aumentata del 400%”

Mark Rutte non usa mezzi termini: «Se qualcuno proverà ad attaccare la Nato, noi lo devasteremo. Ripeto: lo devasteremo. Perché è bene evitare fraintendimenti. Mi riferisco alla Russia ma non solo». Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica rimanda anche alla Cina «e a tutti quei Paesi che hanno stretto una chiara alleanza con Mosca, come Iran e Corea del Nord».
Rutte rimarca un altro concetto: «Noi siamo un’alleanza difensiva, reagiremo solo se attaccati». Il Cremlino gli aveva già risposto, prima del suo discorso al think tank Chatham House ieri a Londra: «Ora la Nato, dopo aver gettato via ogni maschera, sta dimostrando la sua essenza di strumento di aggressione e scontro», aveva dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov alle anticipazioni delle parole di Rutte, per cui l’Alleanza deve «aumentare del 400%» la sua capacità di difesa aerea e missilistica in risposta alla minaccia russa. Questo perché, secondo l’ex premier olandese, se la Nato ha un’economia 25 volte più grande della Russia, «Mosca produce in tre mesi le munizioni che l’Alleanza Atlantica riesce a fabbricare in un anno. Se non ci riarmeremo rapidamente, la Russia attaccherà la Nato nei prossimi cinque anni, come confermano vari generali occidentali».
Rutte ha parlato e risposto alle domande a pochi giorni dal vertice della Nato all’Aia il 24 e 25 giugno, e durante un tour europeo che, dopo Londra, lo porterà anche in Italia: «La convivenza che credevamo pacifica e piacevole con i russi dopo la caduta del Muro di Berlino, oggi è scomparsa. Putin non vuole la pace in Ucraina e ha una visione espansionista. Dobbiamo proteggere il fronte orientale». Perciò Rutte si dicecerto della partecipazione degli Usa alla Nato nonostante Trump, glissa sulla possibilità di Kiev nell’Alleanza Atlantica e chiede un impegno dei Paesi membri del 3,5% e poi del 5% del Pil alla Difesa. «Altrimenti, meglio imparare il russo…».
Ieri Rutte ha visto a Downing Street il primo ministro britannico Keir Starmer. Che a sua volta, nel coordinamento di una maggiore spesa militare in Europa, si è sentitocon Merz, dopo la visita alla Casa Bianca la settimana scorsa. Secondo il ministro degli Esteri russo, il cancelliere tedesco, per cui la Germania deve diventare massima potenza militare in Europa, «ha ancora la mentalità di Hitler che pensava di conquistare territori per avere accesso alle risorse naturali». Come se oggi non fosse la Russia ad attaccare altri Paesi.