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 2025  giugno 08 Domenica calendario

Il tariffario degli scafisti

L’ultimo sbarco avvenuto ieri sulle coste di Lampedusa – 85 clandestini su un barcone di 11 metri, sbarcati dopo essere stati soccorsi da una motovedetta della guardia costiera – ha riacceso i riflettori sul business dei viaggi della speranza. I migranti, interrogati dalle autorità, hanno spiegato di aver pagato dai 5 mila agli 8 mila dollari a testa per affrontare la traversata.
Ma come funziona questo mercato e come si è modificato negli anni? Diciamo subito che, usando un paragone neanche troppo azzardato, il tariffario per arrivare in Italia ha più o meno le stesse logiche di un’agenzia turistica. I prezzi variano a seconda della lunghezza delle tratte, del tipo di traversata, dei controlli del Paese d’arrivo rispetto agli sbarchi e financo dalla stagione nella quale si decide di intraprendere il viaggio della speranza. Ad esempio se ci si imbarca su una carretta del mare che bada più alla quantità delle persone trasportate rispetto alla qualità della traversata, il viaggio costerà molto meno. O ancora se si deve attraversare anche il deserto, il prezzo sale così come i rischi di chi organizza e di chi intraprende il viaggio. A questo proposito secondo l’Ispi la maggioranza dei migranti che sbarcano clandestinamente in Italia parte dalle coste della Tunisia e a seguire da quelle della Libia. Infine come in tutti i viaggi che si rispettano, le tariffe subiscono anche le condizioni “geopolitiche” del momento.
Se nel 2025 il tariffario, così come da confessione dei clandestini sbarcati a Lampedusa, varia tra i 5 mila e gli 8 mila dollari (da 5.700 a 9.100 euro), solo l’anno prima il prezzo per arrivare in Italia passando dalla rotta balcanica variava dai 4 mila ai 6 mila euro, mentre la traversata passando dalla Grecia costava dai 3 mila ai 5 mila euro. Un “rincaro” probabilmente dovuto alla maggiore attenzione, non solo dell’Italia, ma degli altri Paesi che affacciano sul Mediterraneo e della stessa Unione europea che sembra essersi accorta del dramma dei migranti clandestini. La tendenza degli ultimi due anni si conferma se si va inditro nel tempo di 365 giorni. Nel 2023 il “tariffario” delle partenze dalla Libia registrava prezzi che variavano tra i 2 mila e i 3 mila euro. Più conveniente partire dalla Tunisia, dove bastavano – si fa per dire – dai 1.400 ai 1.700 euro se si parte dai porti di Sfax o Sousse e dai 2 mila ai 2.400 euro per salpare da Zarzis, più distante dall’Italia. In inverno, invece, quando le condizioni del mare sono più impervie per attraversare il Mediterraneo bastano 600/700 euro. Ma l’arrivo è decisamente meno garantito e i rischi per chi intraprende il viaggio enormemente più alti rispetto ai mesi estivi.
Ma se si va più indietro nel tempo si scopre, ad esempio, che nel 2013, quando i siriani controllavano il traffico di esseri umani – perché di questo si tratta, con buona pace della sinistra benpensante – la traversata costava circa 800 dollari più altri 800 se si attraversava il deserto. Una volta “scacciati” i siriani, nel 2017 i prezzi si erano abbassati notevolmente: un posto su un barcone costava 250 dollari e se quella persona portava quattro passeggeri, la traversata era gratis.
Si accennava prima al deserto, che è una vera e propria incognita di questi viaggi. Anche qui nel corso degli anni i prezzi per la traversata sono cambiati, ma con oscillazioni più contenute. Se nel 2013 bastavano circa 800 dollari per il viaggio, nel 2024 ce ne volevano mille. Se tutto va bene, già perché la traversata del Sahara è pericolosa tanto quanto quella del Mediterraneo. A differenza di quanto accade in mare, le condizioni meteo del viaggio incidono poco. A contare sono le bande di intermediari che si contendono il prezioso carico. Non sono rari scontri tra gruppi organizzati che possono culminare nel rapimento dei migranti – la loro morte conviene poco... –, per poi chiedere un riscatto alle famiglie. Riscatto che può arrivare anche a 10 mila dollari pagabili in comode rate. Nel frattempo l’ostaggio viene usato nei campi come bassa manovalanza. E il viaggio della speranza si trasforma in incubo.
Un’ultima annotazione. I migranti in Italia e in Europa non arrivano solo via mare e via terra, ma anche in aereo, con documenti rigorosamente falsi. E qui il prezzo sale: si parla di cifre che variano tra gli 8 mila e i 10 mila euro. Certo c’è il rischio di essere beccati, ma il tasso di mortalità è praticamente azzerato.