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 2025  giugno 06 Venerdì calendario

Donne ammesse allo storico club, al Garrick solo a parole

Le battaglie che sembrano vinte a volte non lo sono. È il caso di uno dei club privati più famosi di Londra, il Garrick, seconda dimora, nei secoli, di Charles Dickens, William Thackeray, JM Barrie, nonché attori, scrittori, giudici, politici, avvocati, manager, spie di tempi più recenti. Nel maggio dell’anno scorso i membri avevano votato al 60% per ammettere le donne dopo quasi 200 anni di storia. 
Coloro che si erano battute per una modernizzazione delle regole avevano cantato vittoria: troppo spesso, tra i divani vellutati dell’antico palazzo di Covent Garden venivano strette amicizie, scambiate informazioni e promossi interessi. L’esclusione delle donne era un anacronismo e una discriminazione. A 12 mesi di distanza sono stati ammessi 20 uomini e solo tre donne, Judi Dench, Sian Phillips e Celia Imrie, celeberrime attrici. Rimangono in lista d’attesa la storica Mary Beard, la giornalista Cathy Newman, la baronessa Ayesha Hazarika, che siede nella camera dei Lord, e tante altre. 
Diverse candidate hanno espresso costernazione al Financial Times: «Veniamo trattate come scocciatrici e sottoposte a procedure lunghissime e complicate che per gli uomini non ci sono». La giornalista Julie Etchingham si è stancata: ha ritirato la sua domanda d’ammissione. Forse, sotto sotto, la volontà di cambiare non c’è, se è vero che uno zoccolo duro di appartenenti al Garrick ha un gruppo WhatsApp che si chiama «status quo», lo stato attuale delle cose