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 2025  giugno 06 Venerdì calendario

Media: “La presunta figlia di Putin lavora in gallerie parigine che espongono artisti pacifisti”

La denuncia è ancora tutta da provare, ma è bastata a scatenare indignazione e proteste: la presunta figlia del presidente russo Vladimir Putin lavorerebbe come manager di due gallerie parigine dove espongono, tra l’altro, artisti ucraini e russi che si sono opposti al conflitto contro Kiev. La rivelazione arriva dall’artista Nastja Rodionova. Sul suo profilo Facebook ha scritto di aver «sentito delle voci» sulla reale identità di “Liza”, manager dell’associazione “L” a cui fanno capo le gallerie di Parigi, Studio Albatros e L Gallery. Per verificare le indiscrezioni avrebbe allora incontrato il presidente di “L”, Dmitrij Dolinskij, il quale le avrebbe rivelato che la manager in questione si chiama Elizaveta Rudnova.
La colf amante di Putin e la figlia
Rudnova altri non sarebbe che Elizaveta Vladimirovna (“Elisabetta, figlia di Vladimir”) Krivonogikh, classe 2003, nata – secondo un’inchiesta del media indipendente Proekt del 2020 – dalla relazione da sposato e neo-presidente di Putin con Svetlana Krivonogikh, governante che viveva in una sgangherata communalka pietroburghese diventata di colpo milionaria.
Oggi azionista di Banca Rossija e proprietaria di numerosi immobili, tra cui un resort sciistico e proprietà di lusso a Mosca e nell’isola Kamennyj di San Pietroburgo, Krivonogikh avrebbe un patrimonio stimato dalle inchieste più recenti intorno a 100 milioni di dollari. Tutto merito, dice lei, di un “misterioso benefattore”. Dal 2023 è comunque soggetta a sanzioni da parte del Regno Unito e del Canada dal 2023.
Lo pseudonimo
Già lo scorso novembre l’emittente televisiva ucraina Tsn aveva rivelato che Elizaveta avrebbe studiato alla Icart School of Management and Art di Parigi utilizzando un passaporto con il cognome Rudnova, ma stessa data di nascita (3 marzo 2003) e stesso numero di telefono di Krivonogikh.
Si tratterebbe di uno pseudonimo che usa dal 2010. Scelta non casuale: Oleg Rudnov era un manager pietroburghese e amico di vecchia data di Putin, scomparso nel 2015, a cui erano intitolate molte proprietà poi trasferite intorno al 2008 a Svetlana, la madre di Elizaveta.
Anche Andrej Zakharov, autore dello scoop di Proekt sulla figliastra di Putin era a conoscenza che vivesse a Parigi. «Almeno per tutto il 2022, l’account Instagram del suo marchio di abbigliamento è stato taggato da diverse pubblicazioni di moda francesi», ha scritto.
“Curatrice di mostre artisti pacifisti”
Dopo la denuncia su Facebook di Rodionova, il media indipendente Agentsvo ha incontrato il presidente delle due gallerie Dolinskij che ha spiegato che “Elizaveta Rudnova” ha ottenuto il posto nell’ambito del sistema francese di alternanza scuola-lavoro riservato all’istruzione secondaria e superiore.
«La ragazza conduce una vita molto normale, prende l’autobus e vive in uno dei quartieri di Parigi», ha raccontato, aggiungendo che è l’associazione L che le paga l’abbonamento per i trasporti pubblici come «previsto dal contratto». «Niente nei nostri contatti con lei suggerisce che goda di privilegi infernali. Vive come tutti gli altri».
Agentsvo ha anche analizzato le foto pubblicate in occasione di eventi organizzati dalla galleria. Una di queste, scattata sei giorni fa, mostra la “manager Liza Rudnova” che assomiglierebbe appunto a Elizaveta Krivonogikh. A detta di Dolinskij, Rudnova «aiuta a organizzare mostre, corrisponde con gli artisti, raccoglie i materiali che poi vanno a comporre il catalogo». Avrebbe curato anche la recente mostra Oui, Fontaines! Dialogues?, a cui avevano partecipato diversi artisti russi.
«È importante dire che credo nella presunzione di innocenza e che i figli non devono essere responsabili per i crimini commessi dai loro genitori. Ma nel mezzo di una guerra, un conflitto fra chi proviene da una famiglia di persone che hanno tratto beneficio dal regime e le vittime di questo regime è inaccettabile», ha commentato l’artista Rodionova, autrice dietro lo pseudonimo di Kurljandkaja del romanzo Kill Linin, finalista del premio letterario Bolshaja Kniga, esiliata in Francia nel 2022 subito dopo l’inizio del conflitto in Ucraina.
Ufficialmente single
Il presidente russo è ufficialmente single. Ha divorziato da Ljudmila, ex hostess, nel 2003 dopo trent’anni di matrimonio e ha sempre negato i pettegolezzi su sue presunte relazioni, compresa quella con l’ex ginnasta Alina Kabaeva, trent’anni più giovane, a cui la stampa ha persino attribuito la nascita di due gemelli.
Putin è già considerato il padre “ufficioso” di due figlie con Ljudmila: Maria Vorontsova, 40 anni, endocrinologa, ed Ekaterina Tikhonova, un anno più piccola, campionessa di rock’n’roll acrobatico, nonché ceo di due istituti presso l’Università statale di Mosca.