repubblica.it, 6 giugno 2025
Social scatenati su Musk-Trump: “Un complotto per portare Vance al potere”. Ma lui difende Donald
Un complotto per far fuori Trump e mettere al suo posto il vice J. D. Vance. Sui social impazza la teoria cospirazionista, che prende le mosse da uno dei tanti post con cui ieri si è sviluppata la clamorosa ribellione al presidente Donald Trump da parte del miliardario Elon Musk, l’ex consigliere che dopo aver lasciato il Dipartimento per l’efficienza governativa ha cominciato ad attaccare duramente l’amministrazione, soprattutto sul “disgustoso abominio” della legge di bilancio, fino appunto all’esplosione di ieri su X, dove è arrivato a parlare della presenza di Trump negli Epstein files.
Trump e gli Epstein files
Tra le varie cose, il capo di Tesla, SpaceX e X ha condiviso sul social il post di un utente che invoca l’impeachment per Trump. Il miliardario sudafricano ha commentato con un “sì” il messaggio di Ian Miles Cheong, influencer da oltre un milione di follower, che riguardo alla presunta presenza del presidente nei file del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, ha scritto: “Sfida tra il Presidente ed Elon. Chi vince? Io punto su Elon. Trump dovrebbe essere messo sotto impeachment e J.D. Vance dovrebbe rimpiazzarlo”. Apriti cielo. In tanti ci hanno intravisto un grande piano.
La tecnodestra di Thiel e Musk
Anonymous, con i suoi oltre 5 milioni di follower, scrive su X: “È tempo di colpo di Stato per Trump. Elon Musk e Peter Thiel cercheranno di fare un colpo di Stato contro Trump per mettere al potere J.D. Vance. Anche i propagandisti del Cremlino sostengono Musk”. Dunque nel complotto ci sarebbe anche Thiel, il fondatore di PayPal e ispiratore di quella “tecnodestra” che fino ad ora aveva avuto in Musk il suo rappresentante nel governo e che è molto legato anche al vicepresidente. Illazioni difficili da dimostrare. Che hanno alimentato sul social accuse e ironie. Come quella di chi vede un Vance “bambino” che è costretto a guardare la lite tra i suoi “genitori”: “Donald Trump rassicura il vicepresidente J.D. Vance che non è colpa sua e che sia lui che Elon Musk lo amano ancora molto”.
Vance si schiera
Con il passare delle ore il suo silenzio si faceva sempre più imbarazzante, tanto più dopo che alla Cnn il deputato democratico Ro Khanna aveva chiesto: “Da che parte sta Vance? Con team Trump o con tema Musk? Chi prende la sua custodia dopo il divorzio?”.
E così il vicepresidente si è sentito in dovere di prendere, proprio su X, le difese del suo capo: “Il presidente Trump ha fatto più di chiunque altro nella mia vita per guadagnarsi la fiducia del movimento che guida. Sono orgoglioso di essere al suo fianco”.