corriere.it, 5 giugno 2025
Le famiglie italiane, un esercito di formiche un po’ ingenue
La corposa relazione annuale della Banca d’Italia è, come sempre, uno scrigno ricco di dati interessanti. E di frammenti di vita italiana. Nonostante le ripetute crisi, l’impoverimento oggettivo di una parte considerevole della popolazione, le famiglie italiane si confermano virtuose nella propensione al risparmio. Forse persino troppo. E non sarebbe male se il leader della Lega, Matteo Salvini, e magari anche la stessa Giorgia Meloni, viste le loro alleanze internazionali, mandassero a Geert Wilders quella parte della Relazione nella quale si confronta il comportamento finanziario dei nuclei familiari italiani ed europei. Perché Wilders? Per il semplice motivo che il capo sovranista olandese fece campagna elettorale esibendo un cartello nel quale c’era scritto: «Non un centesimo agli italiani». E lui, come tanti altri esponenti di Paesi cosiddetti frugali (magari nei conti pubblici ma non in quelli delle famiglie), continuano a dipingere la Penisola come l’allegra terra delle cicale. In realtà non è così. Secondo la Banca d’Italia, l’indebitamento medio delle famiglie italiane, è diminuito nel 2024 al 56,1 per cento del reddito disponibile, sei punti percentuali in meno rispetto al periodo pre Covid, ovvero il 2019, e ben trenta punti percentuali (una enormità) rispetto alla media delle famiglie degli altri Paesi europei. Alcuni dei quali, e tra questi anche la frugale Olanda, hanno famiglie con un debito superiore anche di quasi due volte il loro reddito. La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane (esclusi gli immobili) è cresciuta dal 2010 a oggi del 57 per cento. A fronte di una inflazione del periodo di circa il 30 per cento. Il risparmio è una grande virtù ma quando eccede non è sempre un sintomo positivo. E peccato che molta di questa liquidità sia stata lasciata sui conti correnti, di fatto non remunerati, arricchendo così le banche, oggi impegnate in un vorticoso risiko di potere. Grazie anche alle meravigliose (e ingenue) formiche italiane.