Avvenire, 5 giugno 2025
FlixBus fa il pieno di passeggeri: 50 milioni in dieci anni
In dieci anni ha rivoluzionato il modo di viaggiare degli italiani offrendo un’alternativa valida, economica e capillare, al treno e all’aereo. FlixBus festeggia un compleanno importante, è nata nel 2013 in Germania e due anni dopo è approdata in Italia, ed accelera sul fronte della transizione green con l’obiettivo di rinnovare il 70% della flotta entro l’anno, i bus potranno restare su strada al massimo cinque anni d’ora in poi per politca aziendale, e di continuare la sperimentazione su carburanti alternativi al diesel (il gas naturale liquefatto e i biocarburanti vegetali). Per il momento in stand-by l’elettrico che è invece già realtà all’estero, in particolare sulla tratta Lisbona-Porto. Confermato l’obiettivo Net Zero per il 2040 in Europa e dieci anni dopo a livello mondiale. Dal 2015 ad oggi Flixbus ha trasportato 50 milioni di italiani: mille collegamenti al giorno per 350 “stazioni” in 300 città con un’attenzione particolare alle aree meno servite. Il 40% infatti delle fermate nella rete italiana si trova in località con meno di 20mila abitanti dove l’autobus è spesso l’unica vera alternativa all’auto privata. Gli effetti positivi per i passeggeri, ha spiegato Cesare Neglia mananging director di FlixBus Italia, sono stati immediati: il mercato dei bus a lunga percorrenza, prima stagnante, si è messo in movimento, e i prezzi concorrenziali hanno consentito di democratizzare i viaggi, rendendoli a portata di tutti. Unica nota stonata la situazione, spesso disastrosa sul fronte del degrado e della sicurezza, delle stazioni. Sono aree di proprietà dei Comuni gestite quasi sempre da privati, dove però mancano servizi essenziali come bar, bagni, sale d’attesa. Quella di Lampugnano a Milano, è una delle situazioni più critiche, a Bari i bus sono costretti a fermarsi in strada visto che non c’è uno spazio riservato, ma non mancano esperienze positive come quella di Firenze dove la stazione si trova in un’area periferica collegata con un tram al centro. «Il numero di passeggeri è cresciuto più del previsto e rende necessario un ripensamento logistico, noi non possiamo decidere dove fermarci ma sono le amministrazioni comunali a indicarci le aree» ha spiegato Neglia. Tra le richieste un sistema di controllo che consenta solo a chi ha il biglietto di entrare negli spazi di attesa. Per quanto riguarda le “rotte” in forte crescita i collegamenti verso gli aeroporti, mentre quelli Nord-Sud hanno una connotazione stagionale, legata alle festività.