la Repubblica, 4 giugno 2025
Si fuma di più per lo stress, Bat incassa
British American Tobacco ringrazia l’America che in questi mesi stressanti per la paura di una recessione legata alla politica commerciale è tornata a fumare le Lucky Strike. Ieri Bat ha infatti alzato le stime per il 2025, dichiarando che grazie alla ripresa dei consumi in Usa, si aspetta di chiudere l’anno con una crescita del fatturato a parità di cambi dell’1-2%. I dati dei primi cinque mesi sono stati infatti positivi, e il management è fiducioso che anche per le prospettive di qui a fine anno. Per questo Bat ha alzato anche la stima dell’utile operativo rettificato, che a parità di cambi, adesso è atteso in aumento dell’1,5-2,5%.
Il merito di questa crescita inattesa va all’aumento di vendite in Usa di Lucky Strike e Natural American Spirit negli, ma anche al lancio diVelo Plus, ovvero dei sacchetti di nicotina sintetica realizzata in laboratorio e studiati all’innovation hub di Trieste, che hanno riscosso un successo strepitoso soprattutto tra i più giovani. Peccato che secondo gli analisti di Jp Morgan, se le vendite in America aumentano, il cambio sfavorevole tra sterlina e dollaro rischia di mangiarsi buona parte del beneficio. Resta che, secondo i calcoli di Bat, da inizio anno il consumo complessivo di tabacco è sceso del 9%, tuttavia il colosso britannico ha fatto meglio dei rivali sia in termini di volumi che di prezzi, sia sulle sigarette tradizionali che sui prodotti innovativi, con un lieve calo dei consumi delle sigarette elettroniche.
Bat, come tutte le aziende dell’industria, ha cercato di invertire il trend declinante delle classiche sigarette investendo su quelle elettroniche che riscaldano e non bruciano tabacco (chiamate Glo), sulle quella liquide a vapore (Vuse) e sui sacchetti di nicotina (Velo) che dovrebbero ridurre i danni alla salute.
In proposito il colosso britannico ha anche brevettato un nuovo tipo di sacchetti, Velo Plus, con una nicotina realizzata chimicamente in laboratorio. Questi prodotti innovativi alternativi alle sigarette tradizionali, arrivano dal nuovo hub di Trieste, su cui il colosso britannico ha puntato una fiches da mezzo miliardo di euro di investimenti. Nella fabbrica di Trieste Bat a fine 2024 dava lavoro a 250 persone (cifra che sale a 2700 contando l’indotto), ma l’obiettivo entro il 2027 è di arrivare a 600 addetti puntando propri su prodotti innovativi come Velo, ma diversificando al contempo anche suquelli per smettere di fumare.