ilfattoquotidiano.it, 3 giugno 2025
Centri estivi da Nord a Sud, ecco come aumentano i prezzi: per i privati si sborsano in media 704 euro al mese
Il centro estivo nelle strutture private costa in media, in Italia, 704 euro al mese a figlio, 396 euro in quelle pubbliche. Le famiglie scelgono sempre di più campi tematici o si organizzano con soluzioni alternative. L’osservatorio nazionale di Federconsumatori ha effettuato il monitoraggio dei costi, confrontandoli con i dati relativi allo scorso anno. Dalla rilevazione emergono tendenze contrastanti. Mentre il costo settimanale, per il primo figlio, della tariffa relativa al tempo pieno diminuisce del -7%, aumentano le tariffe relative alla mezza giornata e alla formula ridotta, che non prevedono il pranzo. ilfattoquotidiano.it ha chiesto quali fossero le variazioni nelle singole regioni.
Ecco dove aumentano le tariffe – “Le tendenze non sono omogenee. In generale i prezzi del privati aumentano di più rispetto a quelli del pubblico. A Milano – spiega Federconsumatori – si registra un aumento medio tra pubblico e privato del 5% sulla tariffa intera, mentre a Napoli (dove i costi sono comunque sotto la media nazionale), c’è un aumento del 3-4% rispetto allo scorso anno”. Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Sicilia e Toscana, in media, non si registrano aumenti, mentre a Roma e, in generale, nel Lazio c’è un lieve ribasso, mentre in Trentino aumentano i costi della mezza giornata.
In media 176 euro settimana nelle strutture private – Il costo medio settimanale della formula a tempo pieno è pari a 176 euro per un centro estivo in una struttura privata, che scende a 120 per i ragazzi che frequenteranno il centro estivo solo mezza giornata (fino alle 14). Rispetto al 2024, scende del 7% il costo del tempo pieno, ma aumenta del 4% quello della mezza giornata, almeno della formula piena che prevede anche pranzo e merenda. Per quanto riguarda, invece, il prezzo rilevato per i centri estivi organizzati in strutture pubbliche, il costo si aggira intorno ai 79 euro per metà giornata (+5% rispetto ai 75 euro del 2024, quando era 75%) e ai 99 euro per il tempo pieno (+4% rispetto ai 95 euro del 2024). Ma questi costi differiscono molto a seconda della fascia Isee di appartenenza della famiglia. Quella presa in considerazione nel presente studio è quella più alta, comunque superiore a 26mila euro. La differenza riscontrata tra pubblico e privato è dovuta a diversi fattori: oltre alle strutture che ospitano i bambini (che per i centri estivi pubblici sono perlopiù istituti scolastici), il costo varia notevolmente anche in base alla tipologia delle attività ludiche e socio-educative svolte.
Tutti gli aumenti (e le soluzioni alternative) – Considerando i costi su base mensile emergono cifre proibitive e aumenti nel pubblico e nel privato (ma solo per la mezza giornata). In media, se nel 2024 si spendevano per un centro estivo privato a tempo pieno circa 760 euro al mese, oggi questa cifra è scesa a 704 euro, ma per la mezza giornata si è passati da 460 euro a 480 euro al mese. Per un centro estivo pubblico, invece, se per la mezza giornata si è passati da 300 a 316 euro, è aumentato anche il costo se per il tempo pieno, che è passato dai 380 euro mensili del 2024 ai 396 euro del 2025. “Per molte famiglie si tratta di importi insostenibili. Per questo – spiega Federconsumatori – all’insegna del risparmio, sono nate negli ultimi anni forme di collaborazione. Dalle ‘tate condivise’, che accudiscono fino a quattro bambini ai genitori che programmano a turno le ferie per prendersi cura dei propri figli e degli amichetti più stretti, senza contare l’aiuto spesso insostituibile dei nonni o di altri parenti”.
Le cifre proibitive dei centri tematici – Aumentano mediamente del +3,4% i centri estivi tematici, ovvero quelli che promuovono attività specifiche come corsi di inglese, laboratori artistici, attività sportive. Il prezzo di un centro estivo con corso di inglese passa in media dai 330 euro del 2024 ai 338 euro del 2025 (+2%), quelli con laboratori di scienze, danza, teatro, pittura e altro ancora, aumentano il costo di circa il 3% (da 150 a 155 euro), i campus incentrati su attività a contatto con la natura passano da 130 a 136 euro a settimana (+5%), mentre le tariffe di quelli sportivi salgono del 3%, da 225 euro a 232 euro a settimana. Federconsumatori fornisce anche alcuni consigli per scegliere i centri estivi. “Verificate l’affidabilità del gestore. Preferite enti accreditati, associazioni con esperienza documentata o strutture convenzionate con Comuni o scuole. Controllate che il centro sia in regola con le normative locali e sanitarie” spiega l’associazione che, tra le altre cose, invita a controllare le qualifiche dello staff e valutare “il rapporto numerico tra operatori e bambini”.