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 2025  giugno 04 Mercoledì calendario

Tornano a crescere gli sbarchi Da inizio anno sono 1.800 in più

A umentano gli sbarchi sulle coste italiane. A rivelarlo gli ultimi dati del cruscotto del Viminale. 23.491 migranti arrivati in Italia in cinque mesi, da gennaio al 3 giugno 2025. Sono 1.847 migranti in più rispetto allo stesso periodo del 2024, in cui sbarcarono 21.574 migranti. Arrivi che hanno avuto un picco proprio nel mese che si è appena concluso: 7.198 persone in maggio, contro 4.976 del maggio 2024. Le giornate in particolare i cui si sono registrati arrivi in massa sono quelle del 1-2 maggio (670 e 534 persone), 11-13 maggio (505, 337 e 408 persone), 17-18 maggio (393 e 483 migranti) e il 20-21 dello stesso mese (541 e 379). Arrivi che sono continuati fino alla scorsa settimana, con migranti soccorsi nel canale di Sicilia e sbarcati nell’Agrigentino, e altri arrivi anche nel sud della Sardegna. Una tendenza che era cominciata già ad aprile, con 6.578 arrivi, ovvero 1.857 in più rispetto ad aprile 2024. Tra gennaio e marzo invece (i mesi di maltempo) le cifre oscillavano tra le 3.400 e le 2.400 persone.
Altri 450 gli arrivi in questi primi giorni di giugno. L’ultimo di essi è avvenuto tra lunedì e martedì notte: ventisei migranti a Filicudi, nelle Isole Eolie. 23 uomini, tre donne e tre minori sono stati salvati da una motovedetta della Capitaneria di Porto. La guardia costiera li avrebbe intercettati su una piccola imbarcazione, da dove sono stati trasbordati e trasportati a Milazzo, dove era stata predisposta l’accoglienza coordinata dalla prefettura di Messina con la collaborazione del Comune di Milazzo, della protezione civile e della Croce Rossa. Alcuni migranti si sarebbero dichiarati di nazionalità iraniana, altri irachena. Dopo i primi accertamenti sanitari all’arrivo al porto di Milazzo, i migranti sono stati trasferiti nell’hot spot di Messina per il prosieguo degli accertamenti. Per quanto i numeri siano in crescita, rimane però nettamente inferiore il confronto con le cifre del 2023, che fece registrare 157.651 sbarchi in un anno: 49.700 nei primi cinque mesi, ovvero più del doppio degli attuali 22.844. Tra le nazionalità dei migranti, la percentuale maggiore è quella di persone del Bangladesh (34%), poi c’è un 16% di eritrei, mentre egiziani e pachistani rappresentano il 10% ciascuno degli arrivi del 2025. Per quanto riguarda invece i minori non accompagnati, nei primi cinque mesi dell’anno ne sono arrivati 3.839. Anche in questo caso si tratta di un numero che indicherebbe comunque una crescita, proporzionalmente, rispetto allo stesso periodo del 2024, che fece registrare un numero complessivo di 8.043 minori arrivati nel corso dell’anno.
Sempre ieri sono stati resi noti, in questo caso dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), i numeri delle persone morte nel Mediterraneo Occidentale, ovvero di chi cercava di venire in Italia dalla Libia. Almeno 233 persone sono morte e altre 225 risultano disperse in mare (periodi di riferimento, sempre 1 gennaio 31 maggio). Nello stesso periodo, precisa l’agenzia dell’Onu, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 9.585, di cui 8.147 uomini, 960 donne, 333 minori e 145 di cui non si conoscono i dati di genere. Numeri che peraltro sono sottostimati, in quanto non tutti i naufragi vengono registrati, a causa delle difficoltà del monitoraggio dei mari. «Una tragedia inaccettabile e prevedibile. Dietro ogni numero c’è un essere umano, qualcuno per cui questa perdita è devastante», ha ricordato Ugochi Daniels, Vice Direttrice Generale per le Operazioni dell’Oim.
Il Mediterraneo centrale si conferma così la rotta migratoria più letale al mondo, con migliaia di persone che ogni anno rischiano la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. L’annegamento rappresneta il 50%di causa di morte dei migranti nel mondo. E la situazione non è comunque differente sulla rotta occidentale del Mediterraneo (quelle per la Spagna): ad oggi ci sono ventuno persone «disperse» ormai da una settimana in quel settore del Mediterraneo, e la speranza di trovarle vive è ormai ridotta al lumicino. L’ultima segnalazione di Alarm Phone riguardava un’imbarcazione partita il 26 maggio da Algeria e diretta Spagna: «Non abbiamo più notizie di loro e temiamo un altro naufragio invisibile su questa rotta mortale» afferma Alarm Phone, riferendo di di aver perso i contatti da allora.