ilmessaggero.it, 3 giugno 2025
Lucrezia Lante della Rovere a Belve: «Mia madre voleva che diventassi spregiudicata come lei. A casa giravano pistole e cocaina. Barbareschi? Un amore trasgressivo»
Lucrezia Lante della Rovere ospite stasera in tv, martedì 3 giugno, dell’ultima puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto da Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle. Alla giornalista l’attrice racconta lavoro e amori, ma soprattutto i passaggi più importanti di una vita vissuta sempre senza compromessi. Sul rapporto con la madre Marina Ripa di Meana, «una mamma che ho amato molto ma con cui è stato complicato crescere», una donna «unica e spregiudicata: da piccola mi dicevano che «faceva gli scandali», Lucrezia Lante della Rovere ammette: «Non la giudicavo. La cosa per cui ci scontravamo molto è che non ero come lei. E lei mi attaccava perché in fondo voleva che fossi spregiudicata come lei, che facessi le cose che faceva lei». «Si è mai sentita in competizione?” chiede Fagnani. «Era possessiva. Lei voleva la copia di se stessa, voleva manipolarmi, avermi per sé” la risposta sincera dell’attrice.
Litigavano furiosamente: una volta li ho visti inseguirsi con dei colli di bottiglia rotti. Mi paralizzavo dalla paura». «Sua madre ha raccontato che si prostituiva per procurare la droga ad Angeli, è vero?», le ha domandato Fagnani. E Lante della Rovere: «Io non ci credo, lei si divertiva inventare di queste iperboli, le piaceva provocare. Mia madre soffriva del fatto che Franco facesse uso di eroina, fu uno dei motivi della separazione. Più facile lo avesse fatto per un debito, però chissà».
L’amore: da Malagò a BarbareschiPoi, nel salotto di Belve, si è parlato anche d’amore. Nella vita di Lucrezia i più grandi sono stati due: Giovanni Malagò, da cui ha avuto le gemelle Ludovica e Vittoria, e Luca Barbareschi, che per lei abbandonò la prima moglie Patrizia Fachini, all’epoca incinta della loro terza figlia. Parlando di Barbareschi, a cui è stata legata per sette anni, l’attrice ha ammesso: «Ero affascinata da Luca. Poi c’erano le trasgressioni. Era una vita molto rock ’n’ roll, ma quando è diventata troppo rock ’n’ roll ho detto: si salvi chi può». «Quando era diventato troppo?», le ha domandato Fagnani. «Quando ho capito», ha riposto Lucrezia, «che volevo essere protagonista della mia vita e non gregaria».
La carriera«Lei è soprattutto un’attrice di teatro: le è dispiaciuto non fare tanto cinema?” chiede Fagnani. «Per un periodo ho un po’ sofferto» confessa l’attrice. «Si sente dentro o fuori dal circoletto del cinema?” insiste la conduttrice. «Fuori! Io mi sento fuori da tutti i circoletti». Per Lucrezia Lante della Rovere «il cinema è di 6/7 persone, sembra di vedere sempre lo stesso film». A Fagnani l’attrice parla della mancata partecipazione al film ’Caos calmo’ e la giornalista ricorda che aveva definito la scena di sesso tra Isabella Ferrari e Nanni Moretti «inutile e gratuita». «Lì si entrava nel circoletto: Moretti, Veronesi tutta quella cricca lì…” dice l’attrice. «In effetti – continua – quando vidi quella scena dissi ’meno male che non l’ho fatto!”. «Cosa non le piacque di quella scena?” insiste Fagnani. «Era brutta. Erano brutti. Mi ricordo il sedere di Nanni Moretti. Era una scena forte, forse ci voleva un gran fico. Se mi devi prendere da dietro forse volevo essere presa da Brad Pitt non da Nanni Moretti!” dice l’attrice che poi aggiunge: «Mamma mia che ho detto». E Fagnani chiosa: «Guardi, se prima era fuori dal circoletto sa adesso dove sta!"