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 2025  giugno 03 Martedì calendario

Dazi, Trump: «Usa non sopravviverebbero senza»

I dazi sono sempre al centro del pensieri del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Se ad altri Paesi è consentito applicare dazi contro di noi e a noi non è consentito contrastarli, rapidamente e agilmente, con misure tariffarie contro di loro, il nostro Paese non ha neanche una piccola possibilità di sopravvivenza economica», ha scritto nelle ultime ore in un post su Truth Trump. Sul tema dazi ha anche aggiunto: «Grazie ai dazi, la nostra economia sta avendo un boom».
Sempre sul suo social, il presidente Usa si è anche congratulato con il nuovo presidente polacco, il sovranista Karol Navrocki, e ha poi sottolineato come «gli Stati uniti hanno iniziato a rifornire le loro scorte di armi a un ritmo senza precedenti. Ho appena avuto un’ottima conversazione con i nostri leader militari. È la forza militare più potente che abbiamo mai avuto, incluso il fatto che stiamo accumulando armi a un ritmo mai visto prima dal nostro Paese. Speriamo, tuttavia, di non doverle mai usare!», ha scritto Trump su Truth.
La Cina nel mirinoSecondo l’economista Martin Wolf «il vero obiettivo di Trump potrebbe essere quello di spingere tutti a ridurre il commercio con la Cina», dice in una intervista a Repubblica l’economista e giornalista britannico, attualmente chief economics commentator delFinancial Times.
«Nessuno può essere sicuro di cosa può succedere, è una situazione molto complicata e Trump non agisce in modo razionale. Dipende da quello che la Cina ha da offrire e dalle relazioni che i vari Paesi hanno con gli Usa e con Pechino», afferma. «L’Europa è riluttante a proporsi come una superpotenza. Per molti esponenti politici è una strada che porta al disastro, perché su di noi gravano ancora le ombre del colonialismo e delle due guerre mondiali. La classe media vuole vivere in pace. La seconda ragione che lo impedisce è che l’Unione europea è un club di Stati, ha una sorta di ’sovranità collettiva’: non ha una politica estera comune o una politica di difesa comune», sottolinea.
Scopri di piùLa Casa Bianca chiede migliori proposteL’amministrazione Trump, intanto, chiede ai Paesi di presentare la loro migliori offerte per i negoziati commerciali entro domani, mentre i funzionari cercano di accelerare i colloqui con diversi partner prima della scadenza dell’8 luglio: è quanto emerge da una bozza di lettera ai partner negoziali visionata dalla Reuters. La bozza, proveniente dall’ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti, offre uno spaccato di come il presidente statunitense intenda concludere i difficili negoziati con decine di Paesi iniziati il 9 aprile, quando ha sospeso i dazi del “giorno della liberazione” per 90 giorni. Nella bozza, gli Stati Uniti chiedono ai Paesi di elencare le loro migliori proposte in una serie di settori chiave, tra cui offerte tariffarie e di quote per l’acquisto di prodotti industriali e agricoli statunitensi e piani per porre rimedio a eventuali barriere non tariffarie.
No arricchimento uranio IranDopo i dazi, l’Iran. Donald Trump afferma che gli Stati Uniti, nell’ambito di un possibile accordo sul controverso programma nucleare dell’Iran, non consentiranno a Teheran di proseguire con l’arricchimento dell’uranio. «In base al nostro potenziale accordo – si legge in un post pubblicato su Truth nelle scorse ore – non consentiremo alcun arricchimento dell’uranio». Le affermazioni sono in contrasto con quanto rivelato ieri da Axios secondo cui la proposta presentata sabato alla Repubblica islamica consentirebbe l’arricchimento dell’uranio a bassi livelli in terra iraniana per un periodo di tempo da definire. Teheran rivendica il suo diritto di arricchire l’uranio e insiste sulla natura pacifica del suo programma nucleare.