il Fatto Quotidiano, 31 maggio 2025
Farsa referendum: Rossi in Vigilanza, ma dopo il 9 giugno
L’amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi è disponibile a essere audito in commissione di Vigilanza sulla copertura dell’informazione della Rai sui referendum, capitolo rovente che ha portato ad aspre polemiche tra maggioranza e opposizione, con Riccardo Magi vestito pure da fantasma in Aula. Tanto che in questi giorni Rossi si sta preparando sui dossier per dimostrare, in Vigilanza, che la Rai sta facendo il suo dovere. Il problema è che l’audizione in questione potrebbe non tenersi mai oppure, a essere ottimisti, avvenire dopo il voto dell’8 e 9 giugno. Decisamente tardi.
La vicenda ha del surreale se non del grottesco e s’inquadra nella paralisi che da mesi affligge la commissione di Vigilanza a causa dell’impasse sulla nomina alla presidenza della tv pubblica di Simona Agnes (FI) che però non ha i voti per passare. Da qui lo stallo col centrodestra che non permette alla commissione di riunirsi facendo saltare ogni volta il numero legale. Anche per questo dalla sua nomina, nell’ottobre dello scorso anno, Rossi non è mai stato sentito dalla Vigilanza.
Una prima richiesta di disponibilità dagli uffici di Floridia era partita a febbraio, senza successo. Ora, proprio a fronte della mancata copertura sui referendum, almeno nella prima parte della campagna, Floridia ha preso la palla al balzo per chiedere di nuovo all’ad la disponibilità ad essere audito.
La richiesta è arrivata formalmente il 20 maggio con una lettera in cui si chiede al manager “la disponibilità a intervenire in audizione in tempi auspicabilmente brevi” sull’adeguata informazione e il rispetto del pluralismo sui referendum, ma anche su altro: piano industriale, contratto di servizio, giornalisti precari, sicurezza a Viale Mazzini e la figura del supervisore editoriale. I dati dal 9 aprile al 9 maggio dell’Agcom, infatti, avevano messo tutti in allarme, con lo 0,62% del tempo in tg e programmi dedicati ai quesiti, praticamente nulla.
La convocazione, però, è contestata dal centrodestra poiché, viene spiegato, non è mai stata deliberata dall’ufficio di presidenza. La missiva di Floridia a Rossi, infatti, fa esplicito riferimento all’articolo 11 del regolamento della commissione, secondo cui “la convocazione straordinaria può essere richiesta al presidente da un quarto dei componenti per la discussione di argomenti determinanti”. La richiesta i membri dell’opposizione l’hanno inviata, la presidente l’ha ricevuta, però ha scelto una strada più morbida, non di scontro frontale, con una richiesta preventiva di disponibilità all’ad. Richiesta alla quale, come risulta al Fatto, viene data una risposta positiva: la lettera a Via Asiago è stata scritta ed è in via di trasmissione a San Macuto. I tempi però sono stretti. E la destra non ci sta: “L’ipotesi di convocazione è nulla perché non rientra nei casi di urgenza previsti dal regolamento”, dicono. Quindi, non essendo passata dall’ufficio di presidenza (dove la destra ha la maggioranza), non può avere luogo.
Insomma, altro muro, con un’altra lettera, questa volta del centrodestra e inviata al presidente del Senato, Ignazio La Russa, dove si chiede che la questione venga risolta in giunta per il regolamento di Palazzo Madama. Che avrebbe dovuto affrontare la questione martedì scorso, ma la discussione sulla giustizia s’è presa tutto il tempo senza spazio per altro.
Tutto rinviato, e siamo tra Kafka e Ionesco. Con l’ad che, dopo un lungo periodo di melina, se ora è disponibile a venire in Vigilanza, è bloccato dalla sua stessa parte politica. “Trovo molto grave che a 7 mesi dalla sua nomina Rossi non sia mai venuto in Vigilanza a spiegare la sua idea di Rai e a presentare il piano industriale. È un fatto storico, è la prima volta che accade”, osserva il dem Stefano Graziano. “La destra fa muro anche perché non vuole che dopo mesi si riattivi la Vigilanza. Vogliono tenerla ancora bloccata”, fanno notare dai 5 Stelle. A questo punto la famosa convocazione, se mai avverrà, sarà dopo l’8 giugno, fuori tempo massimo sul tempo tv sui quesiti (che nel frattempo è aumentato). Ma tutto il resto è aperto. E non sono questioni da poco.