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 2025  giugno 01 Domenica calendario

Minacce social alle figlie di Meloni e Piantedosi la premier: clima malato

Un messaggio minaccioso, dal contenuto ignobile: «Auguro alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola», la 14enne Martina Carbonaro, uccisa dall’ex fidanzato. Il post è circolato ieri sui social ed è stato segnalato da Fratelli d’Italia scatenando indignazione bipartisan. La premier è intervenuta con un suo post su X parlando di un clima «malato» e di qualcosa di «oscuro».
Il profilo è riconducibile a un nome e cognome. Si tratta di Stefano Addeo, classe 1960, professore di tedesco in una scuola superiore nella provincia di Napoli. La polizia postale è intervenuta immediatamente e a breve arriverà anche la segnalazione alla magistratura. Bisognerà accertare se il profilo sia gestito direttamente dal docente o da un’altra persona.
Per adesso ciò che è emerso è che si tratta di un account molto utilizzato, con foto private e diversi attacchi anche di tipo politico al governo e non solo. Inoltre, l’utente ha interagito con chi gli chiedeva spiegazioni su quanto scritto, rivendicando il concetto.
Nel post con cui FdI ha denunciato il messaggio è stata coperta l’identità dell’autore, ma è stato fatto notare il lavoro al ministero dell’Istruzione e del merito di Giuseppe Valditara. «Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro – scrive Meloni – che racconta un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire».
Alla premier sono arrivati messaggi di solidarietà, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai presidenti di Camera e Senato, fino agli esponenti del suo governo e di tutti i partiti di opposizione. Interviene anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha ricevuto, anche lui, sui social un attacco contro le figlie: «Vedi che anche voi rubate i soldi e il cibo dei nostri figli. Quindi confermo l’augurio anche ai tuoi», ha scritto l’autore del post aggiungendo i nomi delle due ragazze. I due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini usano parole come «ignobile» e «orrore» per manifestare il loro sdegno. Interviene anche la sorella della premier, Arianna: «Quanto ancora dobbiamo sopportare? Fin dove dobbiamo arrivare? Rispetto a questa ignobile barbarie – scrive sui social – tutto lo sdegno possibile». Maurizio Lupi di Noi moderati dice che queste «parole vergognose nulla hanno a che vedere con un confronto politico franco e civile». La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, dà la colpa alla sinistra che deve smetterla «di denigrare l’avversario altrimenti c’è il serio rischio che le parole di questi vigliacchi diventino fatti».
Dalle opposizioni arriva la massima solidarietà. «Purtroppo sonopassato anche io per orribili e inaccettabili minacce ai figli: un imbarbarimento che non auguro a nessuno», afferma il presidente M5S Giuseppe Conte. E la segretaria del Pd Elly Schlein scrive: «Orrende e inaccettabili le minacce sui social ai figli di Meloni e Piantedosi. Il confronto politico e la critica non devono mai, in un Paese democratico e civile, trascendere in odio e minaccia, in intimidazione personale o familiare». E Angelo Bonelli di Avs raccoglie «l’invito della premier affinché lo scontro politico non superi il limite del rispetto e non degeneri nell’odio e nella violenza. Questo riguarda tutti». Le capogruppo di Iv Maria Elena Boschi e Raffaella Paita si augurano che «il responsabile di parole così gravi e orribili, che tirano in causa un fatto di cronaca tragico come il femminicidio della giovane Martina Carbonaro, sia al più presto individuato dalle autorità competenti». E ancora, il leader di Azione, Carlo Calenda, definisce «infami» queste minacce.
E dopo l’annuncio dell’avvio degli accertamenti, il ministro Valditara preannuncia sanzioni severe per i responsabili.