corriere.it, 29 maggio 2025
Gli Usa bloccano la vendita alla Cina dei motori per aerei: un colpo al progetto Comac, rivale di Airbus e Boeing
Il progetto C919, l’aereo a corridoio singolo «made in China» realizzato da Comac per sfidare il duopolio Airbus-Boeing, rischia di finire nel limbo prima ancora di decollare davvero. L’amministrazione Trump ha deciso di sospendere la vendita alla Cina di alcune tecnologie statunitensi ritenute «critiche», come quelle per le apparecchiature aeronautiche. Questo si traduce, tra le altre cose, nello stop alla consegna dei motori Cfm Leap-1 prodotti da un consorzio franco-americano, ma anche nell’avionica.
La reazione
La notizia, anticipata dal New York Times, appare una diretta ritorsione alla decisione della Repubblica popolare di chiedere alle compagnie aeree cinesi di non ricevere i Boeing ordinati dopo l’introduzione dei dazi Usa fino al 145% sui beni del gigante asiatico. L’«ordine» – mai ufficialmente confermato – è stato poi revocato dopo le trattative distensive tra i due Paesi. Ma a far arrabbiare la Casa Bianca sarebbe anche la restrizione imposta dalla Cina sulle esportazioni di minerali critici verso gli Usa.
Le caratteristiche
Ora arriva la risposta di Washington che va a colpire Comac, il produttore aerospaziale statale cinese che – tra le altre cose – sta investendo molto sul C919, il jet anti Boeing ed Airbus. Il velivolo, che al momento vola di fatto soltanto all’interno del Paese in attesa delle autorizzazione a operare anche in altri spazi aerei, basa la maggior parte della sua «infrastruttura» critica sui prodotti occidentali. Può trasportate 158-192 passeggeri – a seconda della configurazione interna – e costa il 18% meno dei Boeing 737 e Airbus A320 sulla base del prezzo di listino e quindi al netto degli sconti.
«Licenze sospese»
Tecnicamente il Dipartimento del Commercio statunitense ha sospeso alcune licenze che permettevano a società americane di vendere prodotti e tecnologie a Comac. «In alcuni casi, il Dipartimento ha sospeso licenze di esportazione esistenti o imposto requisiti aggiuntivi mentre la revisione è in corso», viene spiegato in una nota. Da Comac non è stato possibile ottenere una risposta al momento della pubblicazione di questo articolo.
Non può volare in Europa
Il C919 è entrato in servizio in Cina nel 2023, dopo aver ottenuto la certificazione di sicurezza nazionale nel 2022. Da tempo sta provando ad avere il via libera a volare anche in Europa: ma l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha deciso di studiare a fondo il velivolo e potrebbero volerci almeno 5-10 anni prima dell’autorizzazione. Secondo i dati forniti al Corriere dalla piattaforma ch-aviation risultano operativi 18 esemplari di cui la metà di China Eastern, uno dei principali vettori cinesi. Altri 725 sono stati ordinati, la maggior parte da un cliente non reso noto.
La dipendenza dai prodotti Usa
Il C919 dipende molto dalla tecnologia occidentale. I due motori utilizzati per velivolo, Cfm Leap-1, sono realizzati dal consorzio franco-americano Cfm International composto da GE Aerospace e Safran. Statunitense è anche l’avionica (di Honeywell e Parker Aerospace). E la strumentazione nella cabina di pilotaggio (Eaton). Secondo un documento del Center for strategic & international studies il velivolo cinese si affida a 48 fornitori americani, 26 europei, 6 dell’Asia-Pacifico.