corriere.it, 30 maggio 2025
Moira Orfei e i beni all’asta, la figlia Lara: «Non sono d’accordo e non ne sapevo niente, un dolore scoprirlo sui social»
Quando ha letto la notizia della vendita all’asta dei cimeli appartenuti a sua madre Moira, Lara Orfei è decisamente «caduta dal pero». «Ma le pare che debba scoprire dai social e dai giornali che mio fratello e sua moglie hanno deciso di disfarsi di questi beni di famiglia?», si sfoga l’attrice e circense della dinastia Orfei precisando, però, che non ha nessuna intenzione di bloccare la vendita all’incanto «Il mito di Moira Orfei rivive», lanciata dal fratello Stefano Orfei e dalla moglie l’attrice e showgirl Brigitta Boccoli.
Perché allora ha deciso di intervenire?
«Perché vorrei dire la mia su quest’asta di pellicce, costumi ed effetti personali di mia mamma. Beni la cui proprietà non è mai stata assegnata o certificata. Mio fratello vuole venderli? Io non lo impedirò. Ma ci tengo solo a sottolineare la mia estraneità all’affare: né io, né i miei tre figli, che sono eredi diretti di Moira, siamo d’accordo sul mettere all’asta i beni della mia adorata mamma, per nessun motivo»
Che intende quando parla di «eredità non accertata»?
«Nel circo non si fanno testamenti: quando si muore quello che è dei circensi resta al circo. E i miei genitori erano circensi di razza, quindi non si sono preoccupati in vita di dividere o distribuire tra noi figli gli oggetti personali legati alla vita del circo. In linea con lo spirito di una tradizione antica che io rispetto. Non ho nessun rancore per questo. Posso solo dire che le cose personali di mia madre di cui sono in possesso verranno sempre custodite come un tesoro, per non assopire mai in me, nei miei figli e in mio nipote il ricordo di mia mamma. Per noi quegli oggetti hanno un valore personale inestimabile, e non esistono cifre per cui troveremmo giusto privarcene».
Però, secondo la legge italiana, in assenza di testamento i beni di un defunto si dividono in ugual misura tra gli eredi aventi diritto. Tra voi non è successo?
«No, ma non voglio entrare in particolari che preferisco restino privati. Diciamo solo che non sta scritto da nessuna parte che siano suoi, ma neanche che non siano miei. Insomma, se volessi fermare l’asta, mi basterebbe incaricare un avvocato di accertare la provenienza e la proprietà degli oggetti in vendita. Eppure non voglio farlo. Per rispetto a mia madre e a mio padre: per loro sarebbe un dolore immenso sapere che io e mio fratello ci diamo battaglia sul piano legale. Non l’ho fatto neanche nel 2021, quando lui ha venduto i gioielli di mamma. E quelli sì che avevano davvero un gran valore, non solo affettivo».
Allora cosa l’ha fatta infuriare?
«Il fatto che io non sia stata avvertita di questa operazione. Non mi è stato chiesto nulla. L’ho dovuto scoprire dai giornali, dai social, e dagli amici che mi hanno contattato chiedendomi informazioni sull’asta. Ho deciso di parlare affinché nessuno possa pensare che dietro tutto ciò ci sia la mia approvazione o che addirittura io possa ricavarne qualcosa. Se fosse stato domandato il mio parere o il mio permesso, non avrei mai concesso a nessuno di portare avanti questa cosa, qualsiasi sia la ragione alla base di tutto ciò».
Si riferisce al fatto che suo fratello ha annunciato che il ricavato finanzierà la riapertura del «Circo di Moira»?
«Vedremo. Lei lo sa quanto costa un circo? Servono centinaia di migliaia di euro per metterlo in piedi: non meno 600 mila, direi. Non so se gli basterà questa vendita per raggiungere l’obiettivo. E poi come può un circo senza animali essere il «Circo di Moira»? Lei che era la regina degli elefanti! Non discuto sull’opportunità di utilizzare gli animali nel circo, i tempi sono cambiati, ma proprio per questo temo possa trattarsi di una mera operazione commerciale. In ogni caso, chi vivrà vedrà».
Posso chiederle come sono i rapporti tra di voi?
«Non buoni ma neanche cattivi. Direi civili, come quelli tra tanti altri fratelli nel mondo. Per capirci: a Pasqua ci siamo scambiati gli auguri via messaggio. Non ci frequentiamo molto ma per i circensi la famiglia è importantissima, il circo stesso è la famiglia. E io sono una sentimentale, quindi non potrei mai dare ai miei genitori il dispiacere di una lite simile tra noi figli, neanche ora che loro non ci sono più. Altrimenti già da tempo sarei passata alle vie legali».
Almeno lo ha chiamato per esprimergli il suo disappunto?
«No, ma ho contattato la moglie Brigitta. Ultimamente parlo meglio con lei che con lui. Mi ha detto che si è prestata a fare da testimonial, visto che è un volto noto. Ha fatto le foto con i vestiti messi all’asta per promuovere l’iniziativa, ma la decisione è stata presa da Stefano. Guardi io davvero non voglio mettergli i bastoni tra le ruote. Ci tengo solo a ribadire la mia totale estraneità. Tutto qua».