repubblica.it, 30 maggio 2025
La Casa Bianca, un affare da tre miliardi: la “grande rapina” di Trump tra contratti e golf club
Prima vennero le donazioni, poi gli affari con gli hotel della catena Trump, poi la criptovaluta, i contratti dello spettacolo e il jet privato. Tutti gli affari del presidente vengono raccontati dalla testata americana liberal The Atlantic in un articolo che nel titolo cita le parole “historical heist”, come a dire: andare alla Casa Bianca è stato un colpo storico, o una rapina. E disegna uno scenario da Golden Age della corruzione e del conflitto d’interessi. Donald Trump ha trasformato la sua avventura politica in un affare personale senza precedenti. Per la base Maga, che è rimasta incantata all’aneddoto del primo anno di stipendio donato dal Commander-in-Chief, questa è una storia da non leggere.
Il business delle criptovalute
Durante il suo primo mandato, Trump ha guadagnato milioni di dollari tramite visite finanziate dai contribuenti alle sue proprietà, dagli hotel ai resort, più donazioni elettorali e pagamenti da parte di governi stranieri. Nel secondo mandato, The Atlantic afferma che Trump miri a guadagni nell’ordine dei miliardi di dollari, attraverso iniziative come investimenti in criptovalute, progetti immobiliari finanziati da Stati esteri e doni personali, come il jet di lusso da parte del Qatar da usare come nuovo Air Force One. Ma c’è di più. Dagli Emirati Arabi ha ricevuto investimenti per due miliardi di dollari nella criptovaluta, settore nel quale il presidente ha lanciato una società di famiglia.
I golf club
Mentre vanno avanti i negoziati sui dazi, i familiari del presidente portano avanti affari con gli stessi partner commerciali desiderosi di trovare un accordo con la Casa Bianca. In Vietnam, uno dei Paesi che ha cercato subito un’intesa, sorgerà un golf club di Trump guidato dai figli. Un altro golf club, con ville di lusso marchio Trump, sorgerà in Qatar grazie alla collaborazione della società immobiliare controllata dal fondo sovrano. A Dubai il figlio Eric Trump ha annunciato la costruzione di una Trump Tower da 80 piani, che includerà hotel e appartamenti di lusso acquistabili con la criptovaluta. La first lady, Melania Trump, ha firmato un contratto da quaranta milioni di dollari con Amazon per girare un documentario sulla sua vita. La scorsa settimana, nel golf club in Virginia, il presidente ha ospitato un gala con oltre duecento investitori nella criptovaluta del tycoon.
I tempi delle sei bancarotte sono lontani. Piovono dollari e bitcoin sulla testa laccata del tycoon. Secondo Bloomberg, il patrimonio netto della famiglia Trump è aumentato di tre miliardi di dollari in appena quattro mesi. Atlantic descrive queste azioni come un livello di corruzione paragonabile a quello delle repubbliche post-sovietiche o dittature postcoloniali, sottolineando l’assenza di precedenti simili nella storia presidenziale americana. Trump ha cercato di normalizzare questi comportamenti, utilizzando una strategia precisa: ha presentato il sistema politico come intrinsecamente corrotto e criticato l’inefficacia delle istituzioni nel contrastare queste pratiche, presentandosi agli americani come l’uomo che avrebbe messo fine al malaffare.