lastampa.it, 30 maggio 2025
Justin Sun, il miliardario cinese re dei memecoin di Trump che si è mangiato la banana di Cattelan
Mentre gli Stati Uniti chiudono le porte agli studenti cinesi, le aprono a un personaggio molto particolare: Justin Sun. Dopo anni trascorsi evitando il suolo americano per timore di essere arrestato, Sun è tornato negli Stati Uniti. E non per un evento qualunque: secondo il Wall Street Journal, si è recato nei giorni scorsi nell’area di Washington per partecipare come ospite d’onore a una cena esclusiva con Donald Trump. Particolarità: Sun è un multimiliardario cinese, nonché figura controversa del mondo delle criptovalute. La sua ricomparsa negli Stati Uniti arriva dopo aver confermato pubblicamente di essere il maggior possessore del memecoin $TRUMP, legato al presidente degli Usa, con un investimento stimato intorno ai 23 milioni di dollari. Questa mossa lo ha fatto entrare in un ristrettissimo gruppo di 25 investitori selezionati per partecipare al ricevimento vip con Trump, scatenando polemiche su possibili conflitti d’interesse legati alle attività imprenditoriali della famiglia dell’ex presidente.
Fino a poco tempo fa, Sun era nel mirino delle autorità americane, considerato una figura controversa nel settore delle criptovalute. Il suo progetto Tron, una piattaforma blockchain, è stato accusato di essere largamente utilizzato per il trasferimento di fondi illeciti. Un rapporto interno del Dipartimento del Tesoro del 2023 indicava Tron come sempre più utilizzato da attori criminali; secondo i dati di TRM Labs, oltre il 50% delle transazioni crypto illegali (pari a circa 26 miliardi di dollari) sarebbe avvenuto sulla rete Tron.
I rappresentanti di Sun hanno sempre negato che Tron favorisca attività criminali, sostenendo che i dati siano interpretati in modo distorto. Ciononostante, Tron ha successivamente collaborato con TRM e con Tether per creare un gruppo di lavoro contro i reati finanziari in ambito crypto. Nel 2023, la SEC ha accusato Sun di manipolazione del mercato del token TRX, ma la causa è stata sospesa a sorpresa, suscitando perplessità tra gli stessi funzionari dell’agenzia. Sun ha definito «senza fondamento» l’azione della SEC e ha reagito alla notizia con un’emoji di stretta di mano pubblicata su X (ex Twitter).
L’imprenditore, che nel 2011 si era trasferito negli Usa per studiare all’Università della Pennsylvania, è tornato ora per una serie di apparizioni pubbliche: è stato fotografato davanti alla scritta di Hollywood, ha visitato una sede del progetto crypto per la scansione oculare ideato da Sam Altman, e ha fatto tappa alla sede di Blue Origin, l’azienda aerospaziale di Jeff Bezos, dichiarando: «Non vedo l’ora di volare».
Ma il vero punto di svolta è arrivato con l’investimento da 75 milioni di dollari in World Liberty Financial, un progetto crypto promosso da Trump e dai suoi figli. Questo investimento gli ha aperto le porte della famiglia Trump. HTX, l’exchange crypto che Sun consiglia, è stata la prima grande piattaforma a quotare la stablecoin del progetto, USD1. Sun è anche apparso in diversi eventi internazionali legati al progetto: a dicembre ha partecipato a una conferenza VIP ad Abu Dhabi insieme a Eric Trump e al fondatore di Binance, Changpeng Zhao. A Dubai, ha poi preso parte a un dibattito sul palco con Eric Trump e Zach Witkoff, figlio dell’imprenditore e diplomatico vicino alla famiglia Trump.
Sun, il cui patrimonio è stimato da Forbes in 8,5 miliardi di dollari, rimane una figura divisiva nel mondo crypto. Coinbase, uno dei principali exchange americani, lo ha definito in tribunale «famigerato nella comunità delle criptovalute», citando le accuse della SEC e vari articoli critici sulla sua condotta. Nel 2021, Sun aveva anche ottenuto la nomina ad ambasciatore di Grenada presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio, ruolo che avrebbe cercato per garantirsi l’immunità diplomatica in seguito all’avvio di un’indagine da parte del Dipartimento di Giustizia. Il suo incarico si è concluso a marzo 2023.
Lo scorso novembre era salito agli onori delle cronache di mezzo mondo per avere acquistato la banana attaccata al muro con il nastro adesivo, iconica opera di Maurizio Cattelan, per 6,2 milioni di euro ed essersela mangiata. Aveva promesso di farlo e così ha fatto: «Era molto più gustosa delle altre», le sue parole.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, scrive il Wall Street Journal, Tron sarebbe una delle preferite per il riciclaggio di denaro in Asia e Changpeng Zhao di Binance avrebbe fornito informazioni su Sun ai pubblici ministeri come parte del proprio patteggiamento per violazioni delle norme antiriciclaggio.
Nonostante tutto, Sun continua a sostenere che le accuse a suo carico siano infondate e a difendere pubblicamente le sue scelte d’investimento come «non politiche». Ma di certo, la partecipazione di Sun alle iniziative crypto legate a Trump sta suscitando preoccupazioni al Congresso degli Stati Uniti.