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 2025  maggio 30 Venerdì calendario

Riqualificato il Fossato di Castel Sant’Angelo Nuove tracce di Caligola

È verde, verdissima piazza Pia col suo nuovo giardino, e con quello riqualificato della Mole Adriana nei bastioni di Castel Sant’Angelo. Durante i lavori è riemerso pure uno dei tanti “strati” di storia che sfogliano la Capitale-libro da millenni. Sono gli Horti di Agrippina. Grazie a un’iscrizione, è spuntato questo antico giardino risalente all’epoca di Caligola, imperatore dal 37 al 41 dopo Cristo. La prova del nove che gli spazi, completamente rinnovati e liberi dai cartelloni che invitavano ad aspettare il fine lavori, sono tornati godibili sotto il sole di fine maggio è l’immagine dei romani che si fermano, si siedono, guardano i bimbi che collaudano le altalene e gli scivoli nuovi. E ritrovano un pezzetto di Prati, della loro città, che prima era solo un transito veloce e costretto, un respiro corto e mozzato dal fascino e la potenza architettonica del Mausoleo di Adriano. Ora, ci si ferma. Sbrigarsi è diventato più frustrante.
INVITO ALLA LENTEZZA
Quattromila metri quadrati di verde attorno a Castel Sant’Angelo. È proprio lui, il Fossato sotto piazza Pia, la vera sorpresa che con un colpo d’occhio restituisce la magniloquenza, e l’invito alla lentezza che emana ora questo posto. Il sindaco Roberto Gualtieri ha detto ieri, durante l’inaugurazione, che l’esito ha superato le aspettative: «Sono interventi che vanno oltre le migliori aspettative. Volevamo che non soltanto piazza Pia fosse una piazza, ma che anche quest’area completamente degradata e che si allagava fosse riqualificata. È stato un “bonus Piazza Pia” questo intervento, perché il progetto di riqualificazione si è sviluppato facendo il sottovia. I reperti non erano previsti. La predisposizione del sito chiederà qualche mese e darà un ulteriore respiro a chi vuole visitare questo quadrante». I lavori sono stati portati avanti da Anas grazie a fondi giubilari e hanno permesso di realizzare un’area che accoglierà i reperti archeologici rinvenuti. Bisognerà aspettare ancora un po’ per ammirarli: l’esposizione al pubblico sarà a partire dal prossimo anno. «Quando si opera nel bello bisogna mantenere il bello e questo è sicuramente un obiettivo che abbiamo raggiunto», ha sottolineato l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, durante l’inaugurazione. L’intervento di riqualificazione dei giardini della Mole Adriana è stato condotto dal dipartimento Tutela ambientale di Roma Capitale sempre con fondi giubilari. Il ricamo urbano, e il valzer visivo con i monumenti, è ancora una volta all’insegna del verde. Gli alberi sono la nuova punteggiatura della giunta, grazie alla scelta di mettere a dimora 90 nuovi lecci e siepi. «A dicembre abbiamo aperto i giardini superiori con una riqualificazione soprattutto vegetazionale e in dialogo diretto con piazza Pia – ha detto l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi -. Oggi inauguriamo la seconda parte dell’intervento: una nuova area ludica e una per concerti, un piccolo anfiteatro restaurato».
IL CONTESTO
Siamo in pieno centro storico, a due passi dal Tevere e dal reticolo di strade intitolate ai poeti latini, a pochissima distanza da piazza Cavour e dal Palazzaccio, che è come i romani chiamano l’enorme edificio che ospita la Corte di cassazione. Ecco, in questo contesto sorgono circa 300 metri quadrati di nuovi prati, un anfiteatro in cui si potranno realizzare concerti e spettacoli. La novità è anche l’aspetto pedonale, i nuovi sentieri: superfici alberate con una copertura in ghiaia per circa 5.500 mq che si ricongiungono a piazza Pia e via Ottaviano. L’ultima parte dei lavori riguarderà la sistemazione dell’area cani e l’esposizione dei beni archeologici rinvenuti durante lo scavo del sottopasso che ha restituito anche una antica fullonica romana. «Il lavoro sul Fossato – ha detto il Sindaco Roberto Gualtieri – completa piazza Pia con una bella idea progettuale, che recupera la struttura a stella dei bastioni intorno Castel Sant’Angelo e ne consente la fruibilità con la discesa, le panchine, il roseto. Qui andranno i reperti trovati durante gli scavi di piazza Pia, la fullonica e il portico di Caligola, i ritrovamenti che non saranno musealizzati all’interno di Castel Sant’Angelo». E in mezzo alle decine di migliaia di turisti e pellegrini, tornano ad affacciarsi, incuriositi, i romani.