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 2025  maggio 29 Giovedì calendario

Nuvole di fumo minacciano la bella gioventù

Basta un numero per descrivere un’emergenza. Il 57% dei ragazzi tra i 15 e il 24 anni fuma. Più della metà inizia tra i 14 e i 18 e 1 su 5 ha le sigarette in tasca ancora prima ancora di finire le medie.
Basta un numero per rendersi conto che il declino dell’abitudine al fumo, da tempo rilevata tra gli adulti, corrisponde a un aumento tra gli under 25 e tra le donne. Le ragazze tra i 14 e i 17 anni, infatti, oggi fumano di più rispetto ai coetanei maschi (35% contro il 26%). Come si legge in un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità: una fotografia dell’Italia che sembra andare in direzione ostinata e contraria rispetto all’obiettivo dell’Unione Europea che vorrebbe portare il numero dei fumatori dal 25 al 5% della popolazione entro il 2040. Da ricordare che sabato prossimo, 31 maggio, sarà la Giornata mondiale senza tabacco.
LO STUDIO
«Dal nostro lavoro emerge che le studentesse fumatrici superano i coetanei maschi fumatori in tutte e tre le tipologie di consumo: sigarette tradizionali, tabacco riscaldato e sigarette elettroniche – spiega Luisa Mastrobattista, ricercatrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità – Inoltre, al di là della differenza di genere, ci troviamo di fronte a una generazione caratterizzata dal policonsumo cioè dall’utilizzo di più prodotti contemporaneamente».
Tra giovanissimi e anziani circa il 25% della popolazione fuma. Non sorprende, dunque, che per insegnare a non iniziare, a smettere e a prevenire gli effetti (al primo posto il cancro) è proprio una gigantesca sigaretta che si aggira per l’Italia. Di piazza in piazza.
Una sigaretta un po’ già fumata alta 3 metri e lunga 14 targata WALCE Onlus (Women against lung cancer in Europe – Donne contro il tumore del polmone in Europa womenagainstlungcancer.org). Al suo interno un tunnel dove si può entrare. Qui, un percorso multimediale: disegni di bambini che invitano a abbandonare il pacchetto, dépliants per ogni età, piccoli giochi per mettere alla prova il respiro (leggere, per esempio, quindici-venti righe senza mai riprendere fiato), video, postazioni da spirometria. E l’uscita per “riveder le stelle”.
Sul colossale mozzicone, realizzato con il supporto non condizionato di AstraZeneca, una scritta: “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”. I visitatori, accolti da oncologi, pneumologi e psicologi, oltre a informarsi attraverso i pannelli dell’installazione, possono rivolgere agli specialisti domande sui danni del tabacco e dei dispositivi elettronici e sui percorsi di disassuefazione, sui fattori di rischio legati al tumore del polmone e ad altre malattie dell’apparato respiratorio.
Nata nel 2006 con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione femminile rispetto all’aumento di incidenza e mortalità del tumore del polmone anche tra le donne oggi WALCE informa educa e sostiene i pazienti con neoplasia durante il percorso della malattia e realizza campagne di prevenzione come questa sigaretta gigante. La modalità scelta non è quella della paura. Ma della persuasione. Fin dalle scuole elementari. “Le imposizioni morali non servono” suggerisce l’associazione.
Prevenzione e diagnosi precoce del carcinoma polmonare, dunque, sono anche gli obiettivi di WALCE che sostiene il programma pilota gratuito attivo da oltre due anni della Rete Italiana Screening Polmonare (programmarisp.it). È rivolto a tutte le persone tra i 55 e i 75 anni, forti fumatori o ex forti fumatori, che possono accedere gratuitamente alla TC spirale a basso dosaggio offerta in 18 centri. Prossimo passo, dai 18 centri estendere il progetto in tutta Italia.
Dal momento che nel nostro Paese, ogni anno, si contano 42 mila casi di cancro polmonare e 8 pazienti su 10 hanno la malattia in stadio avanzato nel momento della diagnosi. È stato un boom di iscrizioni: poco più di 22 mila iscritti, diecimila sono stati sottoposte a screening polmonare con TAC a basso dosaggio di radiazioni.
IL PROGRAMMA
È possibile considerare l’estensione del programma? «La necessità di intraprendere azioni preventive è in costante aumento – afferma Francesco Zaffini, Presidente della Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro e Previdenza del Senato – L’esperienza si è rivelata di grande interesse e rappresenta un incentivo a proseguire. Tuttavia l’ostacolo principale attualmente rimane rappresentato dalle lunghe liste di attesa per gli esami. È fondamentale continuare a sostenere i centri pilota come abbiamo fatto negli anni precedenti, garantendo una sempre maggiore uniformità di accesso allo screening polmonare su tutto il territorio. È inoltre necessario focalizzarsi sull’incremento inatteso dei giovani fumatori, che oggi adottano comportamenti molto rischiosi. Infatti molti di loro scelgono di combinare le sigarette tradizionali con i dispositivi elettronici, generando una duplice dipendenza».