repubblica.it, 28 maggio 2025
La casa costa oltre 15mila euro all’anno. Al Nord il 47% più del Sud, Milano in testa
Duecentrentacinque euro se ne vanno per pagare utenze, manutenzione e condominio. Poi bisogna aggiungere 32 euro di Tari, la tassa per i rifiuti, e un assegno da oltre mille euro per pagare la rata del mutuo. Ne viene un totale che sfiora i 1.300 euro al mese, per un conto annuo da 15.578 euro.
È questo il budget che le famiglie dedicano alla casa, calcolato Facile.it e Mutui.it su dieci città campione e includendo i costi legati al mutuo, le bollette luce e gas, l’acqua, le spese di manutenzione ordinaria, quelle condominiali e la Tari. Determinante, si capisce immediatamente, è il possesso o meno di un’abitazione il cui acquisto è stato assistito da un prestito in banca.
Quello, per altro, è il conto medio lungo la Penisola ma i valori cambiano sensibilmente spostandosi lungo lo Stivale: “Al Nord, ad esempio, costa mediamente il 47% in più rispetto al Sud e nelle Isole. E tra le città analizzate, Milano guida la classifica con una spesa media annuale che supera i 24.000 euro; Roma è seconda, con 21.000 euro, mentre la città più economica tra quelle analizzate è Palermo, dove sono sufficienti poco meno di 8.500 euro l’anno”, spiega l’analisi.
Il mutuo, la voce più “pesante”
Per il mutuo, la voce più importante, i calcoli sono stati fatti su una abitazione di circa 100 metri quadrati, in zona semicentrale, il cui valore è stato estratto dalle quotazioni medie rilevate da Agenzia delle Entrate – Omi. Per il mutuo, è stato considerato un finanziamento a tasso fisso al 3,3%, della durata di 25 anni e con un incidenza tra il 75 e l’80% del valore dell’immobile (il cosiddetto “loan to value”), a seconda del Comune.
Il peso oscilla tra il 75% e l’86% della spesa mensile, con valori assoluti che variano sensibilmente in base alle quotazioni immobiliari. A Milano, ad esempio, un immobile da 100 metri quadri in un normale stato conservativo e ubicato in una zona semicentrale costa, in media, 465.000 euro; a Roma servono 410.000 euro. Con questi valori e un mutuo di 25 anni al 3,3% significa far fronte ad una rata mensile che, a Milano, supera i 1.700 euro, a Roma i 1.500 euro.
Il caso degli affitti
“La situazione cambia solo di poco se si guarda a chi vive in affitto; prendendo in considerazione i valori di locazione medi rilevati da Agenzia delle Entrate – Omi relativi ad un immobile di 100 mq ubicato in zona semicentrale nelle città prese in esame, la spesa annua cala in media del 6%, fermandosi a poco meno di 14.700 euro”, dice il portale.
Utenze, manutenzione e Tari
Anche per le utenze (bollette di luce, gas, acqua), spese condominiali e di manutenzione ordinaria c’è una frattura geografica con i costi che sono più elevati nelle città del Nord, dove in media si deve mettere a budget il 29% in più rispetto a quelle del Centro Italia e, addirittura, il 48% in più se confrontate con quelle ubicate nelle regioni del Sud e nelle Isole. Milano continua a dominare la classifica.
Un ribaltamento si ha alla voce della Tari, la tassa comunale per lo smaltimento dei rifiuti, calcolata sempre sulla base di un immobile di 100 metri quadri occupato da una famiglia di tre ersone. Per questa voce sono le famiglie residenti al Sud e nelle Isole a dover far fronte ai costi più alti, in media il 16% in più rispetto al Nord Italia. Fa eccezione Genova, che conquista il primo posto nella graduatoria con un valore di Tari 2024 pari a 501 euro, il più alto tra i 10 comuni capoluogo presi in esame.