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 2025  maggio 28 Mercoledì calendario

Turisti gladiatori per una notte la sfida segreta al Colosseo

La prima regola della battaglia dei gladiatori al Colosseo, è che non si parla della battaglia dei gladiatori al Colosseo. E infatti tutto tace. Ufficialmente nessuno conferma né smentisce che l’evento del 7 e 8 maggio all’interno dell’Anfiteatro Flavio si sia svolto. Il Parco archeologico del Colosseo ha la bocca cucita e dal ministero della Cultura arriva solo un «No comment». Ma i turisti che per una notte si sono calati nei panni dei lottatori dell’antica Roma non si trattengono e raccontano tutto sul web: «Combattere all’interno del Colosseo, sotto al cielo stellato, è stata un’emozione unica».
La rievocazione in effetti c’è stata. Ma con ogni probabilità gli organizzatori, ovvero il Parco archeologico del Colosseo e Airbnb hanno deciso di mettere un sigillo, un obbligo di segretezza per non suscitare ulteriori polemiche. Erano scoppiate lo scorso novembre quando, in concomitanza con l’uscita del film “Il gladiatore II”, l’iniziativa era stata promossa per la prima volta lanciando così sia la nuova pellicola, sia “l’experience”.
La piattaforma di affitti brevi, inoltre, ha donato al Parco diretto da Alfonsina Russo un milione e mezzo di dollari (circa 900mila euro), per contribuire alla realizzazione del progetto “Il Colosseo si racconta” con il rinnovo dell’esposizione permanente. In cambio, 16 aspiranti gladiatori avrebbero potuto candidarsi tramite Airbnb ed essere scelti per la battaglia a cura del Gruppo storico romano e di Ars Dimicandi, specializzati in ricostruzioni di vestiti, armi, tradizioni dell’antica Roma.
Così, al clamore, si è sostituito il silenzio. Tranne quello dei partecipanti che hanno commentato l’esperienza vissuta sull’arena sulla pagina utilizzata per partecipare alla “lotteria dei gladiatori”. I telefoni «sequestrati», la borsa regalo, i travestimenti, il fuoco e il fumo finto. Nelle sette recensioni dei vincitori sono contenuti tutti i particolari. Egor, che vive a Madrid, lavora coi social media ed è appassionato di Storia racconta dettagliatamente quella che ha definito «una delle esperienze più incredibili vissute» finora. «Dal momento in cui siamo entrati al Colosseo, siamo stati completamente immersi nel mondo dell’Antica Roma», grazie, prima di tutto, «al team che ci ha vestito con armature da gladiatore realizzate in maniera storicamente accurata, guidandoci attraverso i sotterranei e addestrandoci per la battaglia nell’arena».
Tutto, aggiunge, è stato reso ancora più intrigante dall’ambientazione che è stata ricreata: «Le torce, il fumo, la musica, il design: è stato tutto impeccabile». In quest’atmosfera «abbiamo imparato vere mosse di combattimento da gladiatori professionisti e poi abbiamo combattuto di fronte al lanista», che nell’Antica Roma era l’istruttore o anche il proprietario di una scuola per lottatori. «Poi lui ci ha concesso la libertà simbolica e ci ha dato un anello», che non è stato l’unico regalo della giornata. I partecipanti, continua Egor, hanno infatti ricevuto anche «una borsa regalo a sorpresa a tema Gladiatore II», il film firmato da Ridley Scott e uscito nelle sale cinematografiche il 14 novembre scorso che la piattaforma per l’affitto delle case vacanza puntava a pubblicizzare. Un altro dettaglioche, come scrive Gérald, manager proveniente dalla Francia, ha contribuito a rendere l’esperienza «incredibilmente coinvolgente e unica», figlia di «un’organizzazione millimetrica e impeccabile». Gli fa eco Gabriel Pardo, giovane medico arrivato dalla Spagna: «Serata magnifica. Essere in un ambiente ricco di storia e avventure, come il Colosseo, e ancora di più poter fare un’immersione nel mondo dei gladiatori, è stato indescrivibile». Aidan, direttamente dall’Arizona, ha partecipato insieme al fratello: «Gli organizzatori sono stati estremamente professionali e cordiali e trascorrere del tempo nell’Anfiteatro Flavio, di notte, è stato surreale». Poi il ringraziamento diretto: «Grazie ad Airbnb e al film “Il Gladiatore II” per questa fantastica opportunità».
E poi c’è Nicole, che è venuta a Roma da New Orleans, in Louisiana. «Non ero sicura che l’esperienza avrebbe mantenuto le altissime aspettative create dal video promozionale, ma è andata oltre ogni aspettativa – scrive – Tutti coloro che hanno lavorato all’evento sono stati incredibili e molto attenti. Ho davvero apprezzato che siano stati sequestrati i telefoni: così le persone si sono potute concentrare senza distrarsi». E non hanno potuto diffondere sui social immagini e video che avrebbero potuto riaccendere le polemiche.