corriere.it, 27 maggio 2025
Aurora Ramazzotti: «Mi sposo nel 2026. Dopo il cambio fisico per la gravidanza ho smesso di giudicarmi. Niente smartphone ai figli, neppure a scuola»
Dalla maternità, al rapporto con i propri genitori (Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti) passando per la futura carriera lavorativa: Aurora Ramazzotti si racconta con la sua nota spontaneità al podcast dell’influencer Giulia Salemi «Non lo faccio per moda». La giovane conduttrice televisiva si mostra grata nei confronti dei propri genitori. «Ho imparato prima dei miei coetanei che i genitori non erano invincibili, perfetti e supereroi. Questo aspetto è la cosa più difficile che devono affrontare i ventenni. Mi sento una figlia su cui il genitore può contare: ho potuto sperimentale ruolo di cura dei miei fratelli, stare vicini ai miei genitori nei momenti difficili. Non ho niente contro i miei genitori, ne parlo benissimo perché sono fantastici. Io ho imparato molto da loro perché sono stata la loro prima esperienza nella vita. E ho capito che, quando una persona dà tutto il suo meglio, non è incriminabile. Ho assorbito la loro passione per il lavoro».
Proprio Eros Ramazzotti – il cantante da diversi anni residente in Franciacorta nel Bresciano – e Michelle Hunziker sono fagocitati dalle proprie professioni. «Eros e Michelle non sono dei nonni classici: lavorano tantissimo e hanno figli ancora piccoli. La condizione dei nonni-genitori un po’ mi pesa e, anche se mi affido tantissimo a loro, non sono presenti per me come vorrei. Non reputo questa situazione sbagliata, magari mi fa soffrire un po’, ma capisco che loro abbiano le loro vite. Mi sono organizzata, ho preso una tata perché io e il bambino ci dobbiamo abituare alla sua presenza. Questo consente di essere più tranquilli nel corso degli anni durante il periodo di crescita» spiega Aurora Ramazzotti.
E riguardo l’educazione dei figli, la 28enne dimostra di avere le idee chiare: «La concessione dello smartphone è diventata un problema sociale. A volte guardo lo screen time del mio cellulare e mi vergogno di me stessa. Se fa male a noi, figuriamoci cosa possa sortire su un cervello in via di sviluppo. Servirebbe una legge per impedire i device a scuola. Il problema è lo smartphone perché hai tutto lì, è una fonte di dopamina in ogni momento. Mio figlio è screen-free anche al ristorante, ha due anni ma sta tranquillo perché lo imbottisco di focaccia e sta buono».
L’influencer nata il 5 dicembre 1996 rivela non voler festeggiare alcun compleanno ma per una valida ragione: «Non farò la festa dei 30 anni perché la mia testa è al matrimonio che sarà nel 2026. Non è ancora fissata la data». La sua relazione con Goffredo Cerza è solida: «Ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati a esserci trovati. Dopo otto anni, abbiamo ancora molte cose da dirci, siamo amici, complici, abbiamo individuato i giusti modi per tenere viva la relazione e priviamo a ritagliarci dei momenti che siano soltanto nostri. C’è grande impegno da entrambe le parti, non c’è mai un dislivello e il lavoro di squadra è migliorato dopo la nascita del bambino» confessa Aurora Ramazzotti.
La maternità ha portato un grande cambiamento nella vita della giovane donna. «Non amo pianificare le cose, tutto ciò che faccio, avviene spontaneamente anche sulla gravidanza non ci abbiamo pensato troppo. L’abbiamo presa romanticamente, è capitata velocemente, e da quel momento ho fatto uno shift di prospettiva. Sono arrivata alla gravidanza con una consapevolezza del mio corpo diversa rispetto agli anni precedenti. In precedenza, non stavo mai bene perché inseguivo qualcosa che non ero io. Non potevo vivere senza criticarmi e giudicarmi costantemente e, dopo la gravidanza e il conseguente cambio fisico, questo non mi è più importato».
Infine, Aurora Ramazzotti fissa i suoi prossimi traguardi lavorativi. «Sogno di tornare in televisione. Ho fatto la mia prima esperienza nel cinema una parte molto piccola ma è stata sufficiente per farmi percepire la magia di quel mondo. C’è una persona per ogni singola cosa. Poi ambisco ad avere un programma tutto mio in tv, e magari uno spettacolo a teatro. Sento che nel prossimo futuro tutto andrà meglio».