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 2025  maggio 25 Domenica calendario

Zurigo, 400 in fila per la “terramazione”. Ma il compostaggio dei defunti non piace ai sovranisti

Ambientalisti senza se e senza ma anche in occasione dell’ultimo e definitivo viaggio. Sono quelle persone che, dopo la loro morte, non vogliono essere seppellite né cremate, ma hanno deciso che il loro corpo diventi parte della natura. Grazie a un procedimento piuttosto semplice, definito terramazione. In sostanza possiamo parlare di compostaggio dei defunti.
A Zurigo, da quando nel febbraio scorso il Parlamento del Cantone ha adottato questa procedura mortuaria, oltre 400 persone si sono già prenotate per la terramazione. Ha spiegato un servizio della tv pubblica svizzera che “la terramazione è un processo nel corso del quale i corpi sono piazzati in un contenitore metallico, su un letto di paglia, fieno, erbe e fiori. I microorganismi decompongono il corpo in una quarantina di giorni”. A quel punto quel che rimane è pronto per essere utilizzato, ad esempio come terra per riempire i vasi di fiori. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. La legge di Lavoisier sembrerebbe che, con la terramazione dei corpi, abbia trovato un’ulteriore applicazione.
Nel Consiglio comunale di Zurigo non tutti, però, si sono detti d’accordo con questa procedura funeraria. Una minoranza, costituita in buona parte da esponenti dell’Unione democratica di centro, il partito sovranista, si è opposta, ritenendolo qualcosa che viola la dignità del defunto. “Chi è disposto ad utilizzare la terra prodotta dalla decomposizione di un corpo umano nei vasi di fiori di casa?”, ha chiesto, ad esempio, il deputato Ueli Bamert. Il quale, nel suo intervento, ha posto, pure, un possibile problema di tipo sanitario. “Cosa accade- la sua domanda -con i medicinali o con gli stupefacenti presenti nel corpo?”.
Secondo Lina Hänni, fondatrice dell’associazione “Werde Erde”, che promuove la terramazione, rispetto a quest’ultima è molto più dannosa, per l’ambiente, la cremazione. Che, a suo parere “consuma molta energia, mentre gli abiti e le scarpe sintetiche producono tossine che finiscono nell’aria”.
Non a caso, solo negli Stati Uniti, le cremazioni dei defunti provocano 250 mila tonnellate di C02 ogni anno. Al contrario Lisa Hänni ritiene la terramazione “una sepoltura naturale. Il corpo viene così reintegrato nel ciclo della natura ed è qualcosa di molto ecologico”. Questo perché si finisce di fare del proprio corpo un fertilizzante naturale. Senza pensare all’ingombro delle salme da seppellire, in un mondo che è diventato sempre più popolato.
Al riguardo basti ricordare l’angustia di quelle famiglie che si trovano con le bare dei propri cari accatastate nei depositi di alcuni cimiteri, in attesa di una sistemazione dignitosa. Attualmente, oltre che a Zurigo, la terramazione viene praticata in 4 Stati americani (Oregon, Colorado, Vermont e Stato di Washington), come pure nel Land tedesco dello Schleswig-Holstein,