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 2025  maggio 25 Domenica calendario

Canada, re Carlo apre i lavori del Parlamento. Messaggio a Trump: mai 51esimo Stato Usa

Per la prima volta da settant’anni, martedì un sovrano britannico aprirà i lavori del Parlamento canadese all’avvio di una nuova legislatura. Come una dozzina di altre ex-colonia del Regno Unito, il Canada è una monarchia costituzionale in cui il re o la regina inglesi ricoprono formalmente il ruolo di Capo di Stato, pur privo di qualunque potere effettivo. Ma l’invito a Carlo III a inaugurare martedì il Parlamento di Ottawa ha un preciso motivo, dicono commentatori e fonti di Londra: sottolineare il legame storico tra i due Paesi, ancora sancito dal Commonwealth, l’associazione che riunisce sessanta ex-colonie dell’Impero britannico, per mandare un segnale a Donald Trump sulle sue aspirazioni ad annettere il vicino di casa settentrionale.

Il messaggio che re Carlo trasmetterà nel suo discorso, probabilmente implicito e certamente con l’accortezza della diplomazia, sarà proprio questo, afferma la Bbc: “Il Canada non diventerà mai il cinquantunesimo stato americano”, diversamente da quanto il presidente degli Stati Uniti va ripetendo da quando è stato rieletto.

“Spero che Trump capisca l’antifona”, dice Jeremy Kinsman, un ex-commissario canadese del Commonwealth. Il discorso sarà scritto su consigli del governo canadese, a cui Buckingham Palace applicherà il proprio stile. “Sarà sicuramente molto affermativo della sovranità del Canada”, aggiunge l’ex-diplomatico. “Esprimerà con forza il concetto che il governo di Ottawa protegge e preserva l’indipendenza nazionale”.

La regina Elisabetta è stata nel 1957 l’ultimo sovrano britannico ad aprire una nuova sessione del Parlamento canadese. Iniziò il discorso con alcuni commenti personali, per cui è probabile che anche suo figlio possa e voglia inserire qualche propria opinione nell’intervento della settimana prossima.

L’apertura del Parlamento sarà anche l’occasione per la prima visita in Canada di Carlo, insieme alla regina Camilla, dall’inizio del suo regno. Il re è stato invitato dal primo ministro canadese Mark Carney, appena eletto, che ha già effettuato una visita a Washington per incontrare Trump alla Casa Bianca. Il tono del colloquio è stato amichevole e rilassato, ma Carney ha ribadito a sua volta, parlando con il presidente davanti ai giornalisti, che il Canada resterà uno stato sovrano: “Non siamo in vendita”, gli ha detto.

“Non ci aspettiamo certo che con il suo discorso Carlo metta un dito negli occhi a Trump”, commenta Mel Cappe, un ex-ministro canadese. “Ma Trump ha grande ammirazione per la monarchia britannica. Perciò il simbolismo dell’evento è di grande importanza”. Anche il primo ministro britannico Keir Starmer ha usato la monarchia per ammansire Trump: quando lo ha incontrato a Washington recentemente, nel bel mezzo della guerra commerciale sui dazi scatenata dal presidente americano, ha estratto dalla tasca della giacca un invito del re a Trump a compiere una seconda visita di stato in Gran Bretagna e il capo della Casa Bianca non ha celato il suo compiacimento. L’invito non ha fatto troppo piacere ai canadesi, nota la Bbc, ma il governo di Ottawa si rende conto che Londra cerca di mantenere buoni rapporti con Washington, a dispetto del comportamento irrazionale, imprevedibile e talvolta provocatorio di Trump. Lo stesso obiettivo che ha ora il Canada, accogliendo il sovrano britannico con particolare calore.