Robinson, 25 maggio 2025
E adesso l’IA uccide le start-up
L’intelligenza artificiale sta creando una tendenza preoccupante anche nel mondo delle start-up: sempre meno persone creano aziende più grandi. Gli esperti avvertono: chi non è tra i migliori potrebbe presto dover temere per il proprio posto di lavoro. Dieci anni fa erano necessari migliaia di dipendenti e anni di lavoro per creare una start-up del valore di un miliardo di dollari. Presto potrebbe bastare una sola persona, grazie all’intelligenza artificiale. Con l’aiuto dell’IA, nel prossimo futuro i fondatori potrebbero raggiungere una valutazione di un miliardo di dollari per dipendente, aveva previsto un anno fa Sam Altman, ceo di OpenAI. Secondolui,l’IA consentirà ai singoli individui di creare aziende di dimensioni che in passato erano riservate soltanto a team enormi: «Presto vedremo aziende di dieci persone con valutazioni miliardarie e penso che ci sarà anche un’azienda di una sola persona con una valutazione miliardaria».
Questo è particolarmente evidente proprio nelle aziende che offrono prodotti di IA: in nessun altro settore si registrano fatturati così elevati e valutazioni così alte con così pochi dipendenti come nelle company della “Top Lean AI Native Companies Leaderboard”, una lista delle 30 migliori start- up che, grazie all’IA, raggiungono le valutazioni e i fatturati più alti per dipendente. Queste aziende hanno in comune un fatturato medio pro capite di oltre 2,2 milioni di euro e valutazioni medie per dipendente di oltre 140 milioni di dollari nei round di finanziamento.
La lista è stata stilata da Henry Shi, che nella Silicon Valley ha fondato, tra le altre cose, la start-up di e- commerce super. com. «Non ci sono più grandi team, né enormi round di finanziamento con capitale di rischio – dice – Si tratta di aziende ultra-snelle native dell’IA che crescono con un’efficienza senza compromessi e stanno cambiando il modo in cui vengono costruite le aziende moderne. Non è solo una tendenza, è una nuova era».
In cima alla lista di Shi ci sono start-up che stanno già raggiungendo cifre da favola: ad esempio la start- up di immagini AI Midjourney, che con un team di 40 dipendenti ha raggiunto una valutazione di dieci miliardi di dollari e incassa 500 milioni di dollari all’anno. Oppure la start-up di programmazione Anysphere, che con una ventina di dipendenti fattura già circa 100 milioni di dollari ed è valutata oltre due miliardi di dollari.
La lista Lean AI contiene esempi estremi, ma questi dimostrano come l’uso dell’IA stia cambiando le strutture aziendali non solo nel mondo delle start-up. Anche le grandi aziende presenti sul mercato da più tempo vedono un potenziale per aumentare la produttività. Lo dimostra un sondaggio condotto dal fornitore di servizi digitali Epam System tra le aziende tedesche: su oltre 800 aziende tedesche, il 43% ha risposto che i propri investimenti nell’intelligenza artificiale hanno migliorato soprattutto la produttività del lavoro. E un terzo degli intervistati ritiene che l’uso dell’IA sia fondamentale per l’andamento dei propri profitti.
Ciò non è dovuto solo all’aumento della produttività: secondo uno studio Zew, l’uso dell’IA rende anche più innovativi, un fattore che spiega le aspettative degli investitori e le conseguenti valutazioni delle start- up nel campo dell’IA. Secondo uno studio di PwC, i settori più colpiti dall’IA registrano una crescita della produttività 4,8 volte superiore rispetto ad altri settori. Lo scorso anno, la società di consulenza aziendale ha analizzato mezzo miliardo di annunci di lavoro provenienti da 15 paesi per valutare le conseguenze dell’IA sui posti di lavoro, sulle qualifiche e sui salari. Il risultato: nei settori fortemente interessati dall’uso dell’IA, la domanda di altre competenze potrebbe diminuire. Le qualifiche classiche sono meno richieste rispetto al passato.
Soprattutto nel campo dello sviluppo software, è evidente come pochi sviluppatori e project manager esperti siano in grado di gestire progetti di sviluppo con l’aiuto dell’IA, per i quali in passato erano necessari team composti da decine di sviluppatori. Questo cambia anche il ruolo degli sviluppatori, che da semplici programmatori diventano sviluppatori di progetti, afferma Mario Rodriguez, chief product officer della piattaforma di programmazione Github. «Da oltre 30 anni, lo sviluppo di software è limitato, in una certa misura, al lavoro su file e processi sequenziali. Dobbiamo abbandonare questo modello».
Micha Kaufman, capo della start-up di micro-lavoro Fiverr, alla fine di aprile ha messo in guardia tutto il suo personale sulle conseguenze della rivoluzione della produttività: «Ecco la scomoda verità: l’IA vi ruberà il lavoro. E ruberà anche il mio. Questo è un campanello d’allarme», ha scritto. «Che siate programmatori, designer, product manager, data scientist, avvocati, account manager, venditori o esperti finanziari, l’IA vi sostituirà».
Kaufman parte dal presupposto che tutti questi lavori continueranno a esistere. Tuttavia, ci sarà bisogno di molti meno specialisti: «Dovete capire che i compiti semplici di un tempo non esisteranno più; ciò che prima era considerato un compito difficile diventerà il nuovo facile e ciò che era considerato impossibile diventerà il nuovo difficile». L’IA impone quindi anche un processo di selezione all’interno dell’azienda. Rimarranno solo coloro che padroneggiano questi compiti impossibili, avverte Kaufman: «Se non diventerete un talento eccezionale in ciò che fate, dovrete cambiare carriera nel giro di pochi mesi».
L’azienda svedese di tecnologia finanziaria Klarna mostra come questa consapevolezza stia già influenzando la politica del personale e gli stipendi medi nelle aziende tecnologiche. Il suo amministratore delegato Sebastian Siemiatkowski ha dichiarato a dicembre che la sua azienda non ha assunto praticamente nessun nuovo dipendente da un anno e che i posti vacanti non vengono ricoperti. In un anno, il numero dei dipendenti è sceso da 4500 a 3500. In compenso, gli stipendi sono aumentati in misura superiore alla media. «Il costo totale del lavoro diminuirà, ma una parte di questi guadagni si rifletterà sui vostri stipendi», ha comunicato il ceo ai suoi dipendenti. Klarna utilizzerà parte dei guadagni ottenutigrazie all’aumento dell’efficienza per aumentare più rapidamente gli stipendi dei dipendenti rimasti.
Allo stesso tempo, l’uso intensivo dell’IA è legato a un elevato impiego di capitale, che in parte consuma i guadagni in termini di efficienza, avverte il ricercatore dello Zew Rammer. «L’impiego di capitale per dipendente è attualmente in aumento, poiché le aziende stanno investendo miliardi di dollari in nuovi supercomputer dotati di IA».
Rammer non crede però che le aziende con profitti così elevati non assumeranno nuovi dipendenti: è convinto che l’uso dell’IA aumenterà il livello di produttività, ma si stabilirà un nuovo equilibrio tra salari e livello di produttività. «Probabilmente sarà molto più alto rispetto a prima della rivoluzione dell’IA».