corriere.it, 22 maggio 2025
Quanto ha speso davvero l’Inter nel quadriennio di Inzaghi? Il bilancio del calciomercato è in attivo di 101 milioni di euro (meglio pure dell’Atalanta)
Alla viglia della resa dei conti in campionato e nella finale di Champions League contro il Psg, ecco cosa dicono i numeri degli investimenti nella rosa a confronto con le altre big che oggi si sono «mimetizzate», come Juve e Milam
Inter, è la resa dei conti. Domani gli ultimi 90’ di campionato – scudetto verso Napoli —, sabato 31 la finale di Champions contro il Psg. Ed è indubbio come quest’ultimo appuntamento rappresenti il vero spartiacque stagionale soprattutto per Simone Inzaghi, almeno a livello mediatico e social. Una vittoria in Germania renderebbe di fatto inutile ogni considerazione sul potenziale terzo scudetto perso (su quattro) nonostante una rosa considerata superiore alla concorrenza. Un ko (unito naturalmente al secondo posto in campionato) scatenerebbe invece il partito anti Inzaghi. E in un certo senso aiuterebbe a «mimetizzarsi» anche tutti quei club chiamati – per storia e investimenti – a puntare al top ma colpevolmente al palo da tempo.
Già, quanto ha speso l’Inter nel quadriennio Inzaghi? Non ci riferiamo al suo ingaggio, il più alto della Serie A, ma ai giocatori che il club ha messo a disposizione. Partendo dall’estate 2021, quando Simone fu ingaggiato da Zhang, il bilancio del calciomercato dice che l’Inter ha avuto un attivo di 101,39 milioni di euro (più 163,60 la prima stagione, meno 40,83 la seconda, più 54,53 la terza, meno 75,91 milioni in quella attuale). Nella sostanza, con Inzaghi l’Inter ha continuato a vincere, o ad andarci vicina, senza investimenti pesanti sul mercato ma anzi guadagnandoci. In questo quadriennio, fra le squadre di un certo livello l’Inter è addirittura quella che ha guadagnato di più (a livello di cartellini sia chiaro), anche più dell’Atalanta (più 97,16) e della Fiorentina (più 47,28).
Moltissimi club di casa nostra hanno un bilancio di mercato in perdita: dal Milan (meno 267,1) alla Lazio (meno 23,61), passando per Juventus (meno 207,90), Napoli (meno 99,63), Roma (meno 84,02) e Bologna (meno 28,45). Il discorso va integrato obiettivamente con i giocatori presi a fine contratto, da Calhanoglu a Taremi, che vanno a gonfiare le commissioni pagate agli agenti: nelle ultime 4 stagioni l’Inter ha speso di commissioni 107,5 milioni. Tanti, ma meno dei 137,1 della Juve e comunque non tanti di più rispetto agli altri club da giustificare una disparità così grande nel bilancio riguardante quelli che una volta si definivano appunto cartellini. In sintesi: la rosa dell’Inter in questi anni è sempre stata di ottimo livello, ma Inzaghi in proporzione ha fatto meglio di tutti i suoi colleghi. Quest’ultima, almeno, è l’arringa difensiva di chi sta dalla parte del 49enne tecnico piacentino.
Cifre e traguardi che vanno ad esaltare anche il lavoro di Marotta e Ausilio che con idee intelligenti e operazioni brillanti hanno sempre garantito in rosa qualità ed esperienza, oltre a uno zoccolo duro pieno di senso di appartenenza. Una gestione virtuosa, in tutti i sensi, tanto che nel prossimo mercato ci saranno potenzialmente 100 milioni da gestire. E sarà una sessione delicata, perché c’è parecchio da rinnovare nei vari reparti. Oaktree, a difesa del suo investimento, può allora disporre di uno dei migliori management a livello internazionale. Lo dicono i numeri. E pure i risultati. A prescindere da scudetto e Champions 2025.