Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  maggio 22 Giovedì calendario

Macchina della verità e fino a 4 ore di test per scovare i dipendenti «infedeli» che parlano con i media. L’ultima battaglia di Kristi Noem

In una stanzetta per gli interrogatori con uno «specchio spia», i dipendenti del dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti (Homeland Security) vengono sottoposti al poligrafo, seduti e collegati a strumenti per misurare la pressione sanguigna e il respiro.
Non è inusuale che accada quando si viene assunti o si riceve accesso a credenziali di dipartimenti come questo. Quello che è inusuale – sostiene il Wall Street Journal – è la domanda che viene posta ai dipendenti, ovvero se hanno rivelato delle informazioni ai media, e la diffusione di questo tipo di interrogatorio nell’attuale dipartimento di Homeland Security. I «leak» (le rivelazioni di informazioni interne) sono qualcosa che la segretaria della Homeland Security Kristi Noem non è disposta a tollerare, affermano le fonti citate dal quotidiano, anche quando le informazioni rivelate non sono classificate.

Tra il personale sottoposto al poligrafo ci sono molti funzionari addetti all’immigrazione, incluse figure ai vertici, e coloro che lavorano con i media se sono sospettati di aver condiviso alcune informazioni senza approvazione. Non è chiaro quanti dei 250mila dipendenti siano stati sottoposti alla macchina della verità, ma impiegati attuali e passati del dipartimento di Homeland Security, che hanno lavorato per amministrazioni democratiche che repubblicane, affermano di non averne mai visto l’uso a questi livelli.
I test cui sarebbero stati sottoposti durano dai 90 minuti alle 4 ore. La stanza usata per gli interrogatori si trova in Virginia, in un ufficio della Transportation Security Administration – parte del dipartimento che normalmente si occupa di esaminare i passeggeri e i loro bagagli negli aeroporti. Sotto precedenti amministrazioni, gli agenti alla frontiera potevano per esempio usare il poligrafo per interrogare dipendenti accusati di furto di proprietà dei passeggeri.
«Sotto la leadership della segretaria Noem, il dipartimento di Homeland Security sradicherà le rivelazioni di informazioni che minano la sicurezza nazionale», ha detto al quotidiano Tricia McLaughlin, portavoce del dipartimento. «Indipendentemente dalla vostra posizione, carriera, nomina politica o status di impiegato di carriera, troveremo i “leaker” e li perseguiremo nel modo più completo consentito dalla legge». McLaughlin aggiunge che «le informazioni non devono essere classificate per essere confidenziali».
Tra gli impiegati c’è chi dice al giornale che non è chiaro perché vengano selezionate alcune persone anziché altre; la scelta sembra a volte casuale e ha creato un clima di ansia. Alcuni dipendenti sono stati sospesi dopo il poligrafo, altri si sono dimessi piuttosto che sottoporsi all’esame. Secondo il Wall Street Journal, Madison Sheahan, numero due presso ICE, l’agenzia dell’immigrazione, minaccia spesso i dipendenti di usare alla macchina della verità e a volte Corey Lewandowski, consigliere di Noem (già manager della campagna elettorale di Trump nel primo mandato) richiede personalmente i risultati dei test di alcuni dipendenti.
A marzo, è stato chiesto a Noem durante un’intervista con la Cbs se avrebbe continuato a utilizzare questo metodo. La ministra ha replicato: «La mia autorità è ampia e prevedo di usarla per assicurarmi che agiamo nel rispetto della legge, che seguiamo le procedure previste per la sicurezza delle persone e che realizziamo le promesse del presidente Trump». Il direttore dell’Ente federale per la gestione delle emergenze (in inglese: Federal Emergency Management Agency; FEMA) Cameron Hamilton che è stato recentemente licenziato è stato sottoposto al poligrafo dopo la rivelazione su diversi giornali di un incontro tra Noem e Lewandowski riguardante il tentativo di smantellare l’agenzia, secondo il Journal.
Noem non è l’unica a usare questi metodi. Anche l’Fbi ha sottoposto a poligrafo i dipendenti per scoprire se hanno parlato con i giornalisti. Il dipartimento di Giustizia ha promesso di prendere di mira chi rivela informazioni senza autorizzazione. Anche Pete Hegseth ha minacciato i membri dello staff del Pentagono che rivelano informazioni di perseguirli legalmente, dopo lo scandalo della chat Signal in cui lui e altri membri dell’amministrazione avevano discusso piani di attacco in Yemen. «Lo troveremo» disse Elon Musk quando qualcuno rivelò al New York Times e al Wall Street Journal che il capo del Pentagono intendeva far partecipare il miliardario a un briefing riservato (che poi non è avvenuto) sulle potenziali risposte americane a una guerra con la Cina.