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 2025  maggio 22 Giovedì calendario

Negli Usa ha vinto la pace, almeno per ora: riaperto il centro studi chiuso da Musk

Ha vinto la pace, almeno per ora. I dirigenti dell’Institute for Peace hanno ripreso il possesso della loro sede a Washington, da cui erano stati esclusi qualche settimana fa da Elon Musk, nel suo ruolo di responsabile dell’Efficienza governativa, con il sostegno del presidente Trump. La svolta è avvenuta dopo la sentenza emessa lunedì dalla giudice distrettuale Beryl Howell che ha decretato “illegale” e “illegittima” la confisca dell’istituto da parte di Musk. Ma il dipartimento di Giustizia ha presentato ricorso contro la decisione e la Casa Bianca afferma: “Questa non è stata l’ultima parola nella vicenda”.

Lo United States Institute for Peace ((Usip) è stato creato 41 anni fa dal Congresso, il Parlamento americano, allo scopo di fornire analisi, istruzione e risorse a coloro che lavorano per la pace nel mondo. È finanziato con fondi pubblici e donazioni private. In anni recenti i suoi funzionari hanno partecipato a missioni nelle aree calde del pianeta, impegnandosi per la risoluzione di conflitti, in Paesi come l’Iraq e Papua Nuova Guinea. “Il nostro istituto è un simbolo delle aspirazioni e degli intenti del popolo americano di essere visto come una forza per la pace nel mondo”, commenta George Moose, il direttore dell’Usip. “Siamo ora rientrati nell’edificio e intendiamo riprendere le nostre attività”.

La sentenza della giudice Howell è l’ultimo capitolo di una diatriba legale iniziata due mesi fa, quando lo staff dell’Usip è stato forzatamente espulso dall’istituto con l’aiuto della polizia della capitale. La questione era stata aperta ancora prima, il 19 febbraio, quando Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo definendo l’Usip come “non necessario” e licenziando in tronco i suoi dirigenti e le 300 persone che vi lavoravano. Un mese dopo i rappresentanti del Department of Government Efficiency (Doge), il nuovo ministero costituito da Trump appositamente per Musk, sono entrati a forza nella sede dell’istituto, assistiti da agenti di una compagnia privata di sicurezza e dalla Metropolitan Police di Washington, e ne hanno formalmente trasferito la proprietà al governo.
Ora quei provvedimenti sono stati giudicati “nulli e illeciti” dalla sentenza, ma bisognerà attendere l’esito dell’appello ed eventuali provvedimenti della Casa Bianca per capire come finirà la questione. “Il presidente Trump ha ragione a volere ridurre al minimo un’entità fallimentare e inutile come l’Usip”, ha dichiarato la sua portavoce. “Il disonesto tentativo di un giudice di violare la separazione dei poteri dello Stato non sarà l’ultima parola in merito”.