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 2025  maggio 21 Mercoledì calendario

La pressione in Italia va sempre più in alto

"Se vuoi vivere a lungo, misurati e controlla la pressione arteriosa con attenzione”. È questo il messaggio salva-vita lanciato dalla World Hypertension League, in occasione, l’altra settimana, della Giornata Mondiale dell’Ipertensione 2025. Un messaggio semplice, ma non banale, né tanto meno scontato, visto che l’ipertensione fuori controllo rappresenta ancora oggi la principale causa di morte in tutto il mondo.
Gli esperti stimano che globalmente siano oltre un miliardo gli ipertesi fuori controllo. E l’Italia non è una voce fuori dal coro a questo riguardo. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, tra i 35 e i 74 anni, il 49% degli uomini e il 39% delle donne soffrono di pressione alta. Ma la cosa più preoccupante è che almeno uno su tre ignora di essere iperteso e dunque non prende alcun provvedimento.
È proprio questo esercito di “inconsapevoli” a preoccupare gli esperti, perché le pareti delle loro arterie sono esposte giorno dopo giorno agli insulti della pressione alta, senza alcuna protezione. Il che si traduce in un aumentato rischio di infarto, ictus, insufficienza renale, danni alla retina (fino alla perdita della vista), ma anche di demenza e decadimento cognitivo.
I BERSAGLI
La pressione alta ha gli stessi identici bersagli del colesterolo alto, del diabete e del fumo. Per questo, chi “colleziona” due o più di questi fattori di rischio vede aumentare in modo esponenziale il rischio di queste malattie, che possono portare a mortalità precoce, ma anche a tanti anni di disabilità. A prendere la pressione agli italiani ci pensa periodicamente l’Istituto Superiore di Sanità attraverso l’indagine Italian Health Examination Survey Progetto Cuore realizzata dal suo Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento. Tra gli obiettivi principali dell’indagine quello di stimare la distribuzione di alcuni fattori di rischio attraverso la rilevazione di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, peso corporeo, altezza, indice di massa corporea, circonferenza vita e fianchi, glicemia, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, creatininemia e quello di studiare la distribuzione degli stili di vita che incidono sulla salute (attività fisica, abitudine al fumo, alimentazione, consumo di alcol). L’ipertensione è ormai una vera e propria epidemia che gli addetti ai lavori faticano a contenere, anche perché l’ipertensione è un killer silenzioso e non la si scopre se non sottoponendosi a misurazioni periodiche della pressione arteriosa.
Si può essere ipertesi per tanti motivi. Di certo la familiarità gioca un ruolo importante (i figli degli ipertesi ne dovrebbero essere consapevoli e controllarsi con maggior attenzione), ma buona parte del lavoro lo fa uno stile di vita non corretto, a cominciare da una dieta sbagliata, ricca di sodio e povera di potassio. Anche alcol e tabacco lasciano il segno sui valori pressori, mentre sedentarietà e chili di troppo fanno il resto. Adottare uno stile di vita sano è dunque il primo passo per riportare i valori di pressione sotto l’auspicabile soglia dei 120-130 mmHg per la “massima” (pressione sistolica) e sotto gli 80 mmHg per la “minima” (pressione diastolica).
LE REGOLE
«È importante a questo riguardo seguire le regole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – ricordano Luigi Palmieri e Chiara Donfrancesco, ricercatori del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Iss – L’invito per tutti, non solo per gli ipertesi, è quello di consumare più frutta e verdura e di limitare il consumo di sale aggiunto durante la cottura dei cibi, ma anche i cibi troppo salati come salumi, salatini, olive, acciughe, ecc), per restare sotto i 5 grammi totali di sale al giorno pari a un cucchiaino di tè. Fondamentale è anche la lotta alla sedentarietà – che significa anche non stare troppe ore seduti, alla scrivania o sul divano – e fare almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica a intensità moderata (camminare, correre, ballare, nuotare, andare in bicicletta, ecc) o 75 minuti di attività intensa».
A questo andrebbero aggiunte un paio di sedute a settimana di attività di resistenza, per costruire e rinforzare i muscoli, fondamentali per il metabolismo ma anche per l’equilibrio e il benessere in generale.
LA MEDITAZIONE
Le attività olistiche (yoga, pilates, meditazione, ecc) sono molto utili per chi deve abbassare i livelli di stress. Oltre a misurare la pressione, importante è anche la bilancia, per tenere a bada il peso. Queste regole di stile di vita costituiscono l’abc della lotta all’ipertensione. Ma possono non bastare.
Se la pressione resta alta, il medico provvederà a prescrivere una terapia antipertensiva adeguata. Oltre alla misurazione casalinga della pressione è dunque importante anche sottoporsi ai controlli dal medico, per un opportuno ritocco della terapia, qualora gli obiettivi pressori non siano stati centrati.