Avvenire, 21 maggio 2025
L’Africa dimezzata nei media italiani Senza voce il «Continente del destino»
Africa dimezzata sulle prime pagine dei quotidiani italiani. E in forte calo sul piccolo schermo nei Tg di prima serata, poco rappresentata da africani e afrodiscendenti ridotti al ruolo di comparse nei programmi di informazione e nei talk. Va decisamente meglio in quelli di approfondimento.
È il quadro dell’agenda mediatica nazionale che continua a non dare spazio a quello che le diplomazie europee considerano il “Continente del destino”. Invece sui principali quotidiani italiani compare principalmente (oltre il 75%) quando si parla di immigrazione o di fatti legati alla cronaca italiana. Sono i risultati della VI edizione de “L’Africa MEDIAta”, il rapporto presentato ieri a Roma da Amref Health Africa-Italia, in vista dell’Africa Day di domenica 25 maggio. Lo studio – curato dall’Osservatorio di Pavia – riguarda il 2024 e analizza le prime pagine dei quotidiani nazionali in base alle quali Avvenire si conferma la testata che offre più spazio al Continente africano.
Sulle prime pagine di sei quotidiani nazionali analizzati, dice il report, è «netto il ridimensionamento dei titoli rilevati l’anno scorso», ovvero il 50% in meno rispetto al 2023. Per il 77,3% si tratta di notizie ambientate in Italia o in altri Paesi occidentali, quella che il Dossier definisce “Africa qui”. Si va dal Piano Mattei allo sport olimpico con il caso della discussa pugile algerina Khelif o gli italiani medagliati afrodiscendenti. Ai fatti collocati nella cornice africana – l’“Africa là” – viene attribuito solo un quarto dei titoli. Ovviamente guerra e terrorismo sono al primo posto, con Sudan e Repubblica Democratica del Congo, le grandi guerre dimenticate di questa epoca, che giustamente prevalgono. Seguono notizie da pagine di esteri come le proteste in Kenya, le presidenziali in sudafricane, le giunte militari al potere nel Sahel e per la cronaca l’attacco di uno squalo in Mar Rosso a due turisti italiani e i 30 anni dall’omicidio a Mogadiscio di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin. Anche nei notiziari tv di prima serata nel 2024 si accentua la tendenza alla riduzione progressiva delle notizie “africane” – dall’1,9% del 2023 all’1,2% del 2024 – pur in presenza di un aumento complessivo delle notizie sull’Africa riferite principalmente alla gestione dei flussi migratori e al Piano Mattei. Nell’insieme dei Tg analizzati sono state rilevate 1.830 notizie pertinenti, pari al 4,5% dell’agenda complessiva, il dato più alto in 6 anni di rilevazioni. L’area più rappresentata dai Tg è l’Africa occidentale, quella più ignorata quella centrale.
Le notizie più confortanti arrivano dal piccolo schermo. La dimensione naturale e le bellezze paesaggistiche del continente africano si confermano al centro delle citazioni dei programmi di approfondimento Tv e infotainment, raggiungendo il 30%. Piano Mattei, vertice Italia-Africa e progetti di cooperazione umanitaria alimentano il dibattito pubblico, per la prima volta in modo deciso rispetto agli altri temi, spostando in parte l’attenzione dal tema del fenomeno migratorio e degli sbarchi. Ed è per questo che il tema cooperazione è secondo, col 23% delle news, seguito da guerra e terrorismo (17%).
Per la prima volta è stata “misurata” la presenza di soggetti africani o afrodiscendenti in tv (da settembre 2024, l’Osservatorio di Pavia rileva l’identità degli ospiti). Su 587 puntate analizzate di 16 programmi Tv, il numero di apparizioni di soggetti africani o di origine africana corrisponde a 62, ossia l’1,2% del totale. Anche con soggetti africani o afrodiscendenti ospiti non si parla di Africa, anzi. «Il profilo di queste persone rimane indistinto – scrivono i ricercatori – tanto che spesso vengono chiamate solo per nome e introdotte senza o con scarse informazioni riguardo la loro professione, origine e biografia».
Cosa pensano gli italiani dell’Africa? Inevitabilmente ne hanno un’immagine negativa. Il rapporto segnala che nei media mainstream povertà, migrazioni, le guerre, a cui si aggiungono carestia, sovrappopolazione, malattie, disoccupazione, terrorismo. Argomenti, questi, che restituiscono i contorni di una “Africa senza speranza”. Come testimonia un sondaggio Ipsos per Amref, alla domanda “quali parole associ principalmente all’Africa?”, il 67% ha risposto con “povertà, malattie, e migrazione”.
Esempio delle principali criticità dell’informazione italiana secondo il rapporto Amref è il caso del Vertice Italia-Africa, tenutosi a Roma nel gennaio 2024 in cui al pubblico sono stati offerti i commenti dei politici italiani dei vari schieramenti contro due soli leader africani.