ilmessaggero.it, 19 maggio 2025
Tumori, l’incidenza triplica dopo i 55 anni. Fattori e sintomi, lo studio a Modena
L’Italia è il secondo Paese, dopo il Giappone, con la popolazione più longeva al mondo. La speranza di vita nel 2024 ha raggiunto gli 81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne. Con l’avanzare dell’età aumenta anche il rischio di sviluppare il cancro. Tra i 55 e gli 84 anni, infatti, l’incidenza del cancro triplica, passando da 750 a 2.200 casi ogni 100 mila abitanti. Ma proprio gli anziani sono spesso esclusi dalla ricerca clinica e dai protocolli terapeutici più avanzati. A quanto pare non è un (Bel) Paese per vecchi.
I dati
È questo il quadro tracciato dal trentanovesimo congresso della Società italiana di geriatria ospedale e territorio, in programma a Modena dal 21 al 23 maggio. «L’Italia è uno dei Paesi più vecchi del mondo: gli over 80 erano 6,7 milioni nel 1995, oggi sono 12,5 e nel 2050 saranno oltre 5 milioni – avverte il presidente Sigot Lorenzo Palleschi – È urgente investire nella medicina geriatrica e garantire accesso equo alle cure oncologiche anche dopo i 70 anni».
Nonostante rappresentino circa il 42% della popolazione oncologica, infatti, negli studi clinici registrati negli Stati Uniti dalla Fda, solo il 24% dei partecipanti ha più di 70 anni. «Questa esclusione limita la possibilità di personalizzare le terapie – sottolinea Palleschi – ma gli studi dimostrano che anche gli anziani traggono benefici importanti da cure adeguate».
L’obiettivo: ascoltare i bisogni della terza età
L’onco-geriatria sarà uno dei temi del congresso, insieme alla prevenzione, alla gestione delle fragilità, alla demenza, alla sarcopenia e alle patologie cardiovascolari. L’obiettivo è promuovere un approccio multidisciplinare centrato sul paziente, che tenga conto della complessità clinica e dei bisogni sociali tipici della terza età.
«In un Paese che invecchia, serve una nuova cultura della cura – spiega Andrea Fabbo, co-presidente del Congresso – Invecchiare attivamente significa intervenire su stile di vita, alimentazione, solitudine, stimolazione cognitiva. Fattori che influenzano anche il rischio di sviluppare tumori».
La medicina geriatrica, conclude è chiamata a «integrare i marcatori biologici dell’invecchiamento con fattori psicologici e sociali, come stress, isolamento e condizioni economiche»