La Repubblica, 19 maggio 2025
Vendite top al Salone qui la crisi non si vede
Il Salone rinnova il suo miracolo. Come ogni anno, infatti, il pubblico è entusiasta e le vendite sono in crescita, mentre il mercato del libro nel 2025 soffre: secondo gli ultimi dati Aie, diffusi durante i giorni della fiera, si tratta di quasi un milione di copie di libri acquistati in meno (975mila) su 29,2 milioni di copie complessive per i primi quattro mesi dell’anno. Qui al Salone però è diverso. «Un mistero – dice Andrea Gessner, presidente di Nottetempo – come l’anno scorso: librerie vuote, Salone al top. Forse qui vedi libri che di solito non vengono esposti, trovi case editrici che non conoscevi, l’offerta è più ampia delle librerie». Ma gli appassionati del Lingotto vanno anche abitualmente in libreria? «Veniamo ogni anno al Salone – dicono Miriam e Sara da Pavia – per noi è un momento per guardare, ascoltare i nostri autori preferiti e quelli che non conosciamo, poi sicomprano anche i libri». Il fenomeno di questa edizione, è ormai assodato, si chiama romance. «Siamo veramente impressionati dalle orde di ragazzine che ci hanno invaso», dice aRepubblica Filippo Guglielmone, direttore vendite gruppo Mondadori. «C’è Hunger Games, la celebre saga di romanzi young adult scritta da Suzanne Collins, che ha conquistato milioni di giovani in tutto il mondo, grazie anche alla serie cinematografica con Jennifer Lawrence. Come DeAgostini, segnaliamo il successo di Nicole Humber, e per Sperling & Kupfer Colleen Hoover con Finding Cinderella». Non è certo un romance, ma ha fatto grandi numeri anche L’amore mio non muore, targato Einaudi Stile libero, di Roberto Saviano. In generale siamo al più 15 per cento di vendite». Da Feltrinelli raccontano che questa è stata una buona edizione: ottimo pubblico, tutti gli eventi sono sempre stati al completo.
Alla cassa di Sellerio troviamo Mattia, 25 anni: «Le vendite sono in linea con il 2024. Del volume di Alessandro Barbero abbiamo esaurito le copie». C’era la presentazione del suo Romanzo russo, e Roberto, 60 anni di Moncalieri, era presente: «Chi si ricordava più di che cos’era la Russia di Gorbaciov? Barbero sa raccontare la Storia come se fosse un poliziesco». I più venduti da Sellerio sono Il tallone da killerdi Robecchi e le due uscite di narrativa straniera del momento, firmate da Colwill Brown e Jenny Erpenbeck. E naturalmente Antonio Manzini con Max e Nigel. Allo stand di Iperborea c’è invece Gaia che conferma un modo di vivere il Salone: «Sono venuta dopo aver assistito alla presentazione di Jan Brokken, che non conoscevo». Vero entusiasmo anche da Adelphi, che ha portato a Torino due pezzi da novanta, Emmanuel Carrère e Yasmina Reza, e il nuovo fenomeno Michael Bible.