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 2025  maggio 19 Lunedì calendario

Suez. “Tasse zero per le navi Usa”: il buco nell’acqua del signor Trump

Con la discrezione che lo contraddistingue, infatti la notizia si è saputa quasi subito, il presidente statunitense Donald Trump ha fatto chiedere alle Autorità del Canale di Suez di esentare le navi battenti la bandiera a stelle e strisce dal pagamento delle tasse di transito. L’Autorità del Canale di Suez ha risposto alla richiesta affermando che nessuna nave è esente dal pagamento delle tasse di transito, nemmeno quelle egiziane. Parlando alla tv egiziana il presidente dell’Autorità del Canale di Suez, Osama Rabie, ha sostenuto di “non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale di questo tipo e in ogni caso nessuna nave è esentata dalle tasse”. Ha spiegato, casomai alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato difettassero in Storia, che la Convenzione di Costantinopoli vieta la discriminazione tra le navi, garantendo che tutte le navi, comprese quelle egiziane, siano soggette alle tariffe di transito standard.
“Non ci sono esenzioni”, ha detto Rabie. “Anche le navi egiziane pagano le tasse e quasi metà delle entrate del Canale viene spesa per ammodernare la via d’acqua e fornire servizi di navigazione”.
Rabie ha anche annunciato sono già in vigore nuovi sconti del 15% sulle tariffe di transito. Le riduzioni si applicheranno alle navi porta container di stazza superiore a 130.000 tonnellate, navi che attualmente evitano il Canale e percorrono la rotta più lunga, quella del Capo di Buona Speranza.
La scelta del momento è dettata dalla relativa calma nel Mar Rosso, non ci sono stati attacchi alle navi da dicembre e attualmente esiste un’intesa tra gli Houthi e gli Stati Uniti per non colpire le imbarcazioni Usa nel Mar Rosso. La rotta del Capo di Buona Speranza impone maggiori oneri finanziari, di sicurezza e logistici alle navi, a differenza del Canale di Suez, che offre un’opzione più breve e conveniente. I nuovi incentivi mirano a ​ rendere il canale ancora più attraente attraverso ulteriori riduzioni tariffarie.
L’attuale traffico giornaliero attraverso il Canale si attesta sulle 35-40 navi, rispetto alle 75-80 del periodo precedente l’attuale crisi. Le tariffe del Canale e il Turismo sono due voci fondamentali nel bilancio dello Stato egiziano.