Libero, 19 maggio 2025
Criminali in crisi, la nuova Libia e il generale russo
Negli scontri fra milizie libiche ci hanno rimesso la pelle anche gli animali dello zoo di Abu Salim a Tripoli. Il giornalista Amr Fathalla ha scritto su “X” che leoni e antilopi sono stati massacrati a sangue freddo, senza apparente motivo. Invece, gli esemplari di Ammotragus Iervia, la rara pecora berbera specie protetta e a rischio estinzione, sono stati trafugati, macellati e venduti nel vicino mercato della carne. «Ogni atto di crudeltà sugli animali», ha commentato l’ambasciata d’Austria, «riduce la nostra umanità collettiva».
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Una venditrice ambulante di cibo haitiana, alla quale le gang che terrorizzano l’isola avevano sterminato la famiglia, si è vendicata uccidendo i malviventi con delle empanadas avvelenate. La donna aveva messo sostanze pesticidi nel tipico cibo di strada simile ai panzerotti che aveva preparato come segno di ringraziamento ai gangsters «per aver protetto il villaggio». Circa 40 membri della banda sono morti fra atroci dolori e convulsioni.
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Durante l’Urban Forum e la Giornata del Design Italiano 2025 a Tripoli di Libia, tenutesi nei giorni scorsi alla presenza di una delegazione di professionisti della Penisola, è stato firmato un memorandum d’intesa tra i due Paesi nell’ambito della conservazione del patrimonio urbano, del restauro di edifici storici e della pianificazione integrata dei centri storici. ***
Due studenti cinesi residenti a Singapore, intraprendenti ma non troppo furbi, sono stati arrestati a Kuala Lumpur, in Malesia, dopo aver inscenato un finto rapimento con l’obiettivo di estorcere circa 690 mila dollari ai ricchi genitori di uno di loro. Tutto si è svolto in un hotel di Johor Bahru, capitale dello Stato malese di Johor, dove uno degli studenti, di 18 anni, si è fatto filmare sostenendo di essere stato picchiato e minacciato di espianto di organi. Il video, inviato a papà e mamma, imprenditori residenti a Dubai, è stato utilizzato per chiedere il riscatto. In meno di 48 ore, il presunto rapito è stato rintracciato, salvato e arrestato con il suo complice.
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Dei generali russi non si butta via nulla. L’ex comandante delle forze in Ucraina Sergei Surovikin, rimosso dall’incarico dopo essere caduto in disgrazia nel 2023, è ora a capo di un gruppo di consiglieri militari in Algeria (terzo acquirente di armi russe dopo India e Cina). Surovikin era uscito di scena dopo la fallita rivolta di Evgheny Prigozhin e dei suoi uomini della Wagner nel giugno 2023. Era sospettato di essere stato al corrente dei piani e per questo era stato arrestato anche se la sua detenzione non è mai stata confermata ufficialmente.